Frecce Tricolori, l'airshow a Lignano fa concorrenza al Giro d'Italia

Incredibile sovrapposizione il 31 maggio, giorno del tappone ciclistico sullo Zoncolan: un evento ruberà pubblico all'altro. Il giorno dopo 10 minuti di sorvolo su Trieste per accompagnare i corridori sul circuito cittadino

LIGNANO. È confermato: le Frecce Tricolori sorvoleranno Trieste il primo giugno in occasione della tappa finale del Giro d’Italia. Ma il giorno prima è in programma un’altra esibizione che ha innescato un vero caso politico.

Spesso, molto spesso, il Friuli Venezia Giulia riesce a farsi male da solo. Non serve scomodare Tafazzi, quello con la bottiglia di plastica e il pannolone di “Mai dire gol”. Basta leggere questa storia per capire perché la regione si prepara a un incredibile autogol.

Il prossimo 31 maggio, infatti, a Lignano è in programma l’Air Show con le Frecce Tricolori, uno degli eventi più attesi dell’estate. Era stato proprio il Comune, che organizza l’evento, a chiedere l’anticipo all’inizio della stagione anziché nel periodo di Ferragosto. Ovvio l’obiettivo: fare un pienone di presenze anche in un periodo fuori stagione. Tanto, hanno pensato, poi i turisti col solleone d’agosto da noi vengono lo stesso.

Peccato però che in Friuli Venezia Giulia, e lo si sa da metà settembre 2013, proprio il 31 maggio è in programma un evento senza precedenti: il tappone decisivo del Giro d’Italia 2014 che il 9 maggio partirà dall’Irlanda.

Una frazione attesa, la penultima, che partirà da Maniago e si concluderà sul monte Zoncolan, la montagna più dura d’Europa. Lassù, per l’occasione, è attesa un’adunata oceanica di folla, che secondo le previsioni più ottimistiche potrebbe addirittura avvicinare quota duecentomila spettatori, spalmati non solo sulla salita finale, che con tutta probabilità assegnerà l’ultima maglia rosa, ma anche sulle rampe del Passo Pura e di Casera Razzo, che i corridori scaleranno prima.

Insomma, le Frecce Tricolori faranno concorrenza (involontaria, ma sempre concorrenza) alla tappa dello Zoncolan, che sarà trasmessa in diretta in oltre 180 paesi nel mondo (Cina compresa) e sarà vista in Italia da non meno di 4 milioni di persone. Tra Lignano e lo Zoncolan ci sono 150 km al massimo: ecco che è facile comprendere perché una regione che punta forte sul turismo, sulla promozione dei propri luoghi soprattutto grazie ai grandi eventi, alla fine di maggio si farà del male con le proprie mani.

Letteralmente furibondo è l’assessore regionale al turismo, Sergio Bolzonello. Da quando sono stati eletti lui e la stessa presidente Serracchiani vanno dicendo che la Regione punterà forte sul turismo, sui grandi eventi e sulla rigorosa programmazione degli stessi. Bolzonello dell’anticipo dell’Air Show a Lignano il 31 maggio non ne sapeva nulla. «È semplicemente una cosa inaccettabile - ha tuonato il numero due della Regione - assurda. Non ci si può fare del male così: ora chi è responsabile di questa decisione assurda dovrà assumersi tutte le responsabilità. Non si può parlare di programmazione dei grandi eventi e poi fare una cosa del genere: è un autogol clamoroso, inaccettabile».

Bolzonello ha subito chiesto spiegazioni al Comune di Lignano, che però lo ha rimandato al Ministero della Difesa, che organizza il programma delle Frecce Tricolori. Tra le esibizioni previste a Nordest spicca, il 1º giugno, il giorno dopo Lignano, quella di Trieste. Un regalo che Bolzonello e il patron delle tappe regionali del Giro, Enzo Cainero, stavano preparando ai milioni di telespettatori collegati da tutto il mondo dallo scorso mese di ottobre assieme al capo del Giro d’Italia, Mauro Vegni. Le Frecce Tricolori daranno vita a un’esibizione davanti a piazza Unità non appena il gruppo entrerà nel circuito finale di Trieste nel corso della passerella finale della tappa conclusiva del Giro. Un regalo che la Regione ha voluto fortemente finanziare ma che ora rischia di essere rovinato dalla concomitanza del giorno prima. Assurda.

E mentre l’assessore al turismo di Lignano, Brini, si avventura in un «così vedremo se alla gente piace più la bicicletta o la Pattuglia acrobatica», la Regione e il patron Cainero (furibondo e amareggiato più o meno come Bolzonello) stanno cercando di salvare in extremis l’autogol. Ormai, infatti, le date per le esibizioni della Pan sono state approvate dal Ministero della Difesa. Ma il calendario presenta tre spazi liberi. Si tenterà, assieme al comandante della Pan, di spostare l’evento di Lignano in una di quelle date.

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