«Gavia, si farà al 60%» Lopez e gli attaccanti preparano le cartucce?

dall'inviato
MODENA. Mauro Vegni, il direttore del Giro d’Italia, ha appena detto che, causa metri di neve in quota, si deciderà solo nei prossimi giorni se martedì la corsa passerà sul Passo Gavia, Cima Coppi a 2.218 metri, nella Lovere-Ponte di Legno. «Ma niente doppia scalata al Mortirolo – ha precisato – la tappa si allungherebbe troppo, c’è un piano B che non avrà il fascino della tappa originaria ma sarà dura. Ci sono il 60% di probabilità che il Giro transiti sul Gavia». Nicolas Fernando Calle, giornalista di Radio Caracol sobbalza. Lui informa con frequenti collegamenti i milioni di ascoltatori colombiani sulla tappa del Giro. Là la radio è ancora essenziale e il ciclismo è una religione.
Tutte le speranze sono riposte su Miguel Angel Lopez dell’Astana dopo il forfait alla vigilia di Egan Bernal. «No, speravamo che con la neve sul Gavia il piano B come sembrava in origine prevedesse la doppia scalata al Mortirolo – spiega – quelle sono pendenze perfette per uno scalatore come Miguel Angel Lopez. Che, nonostante la botta presa nella crono, crede fortemente nel podio di Verona». Sì, perché Lopez, 25 anni, terzo al Giro e alla Vuelta nel 2018, potrebbe essere anche l’ago della bilancia della sfida tra Roglic e Nibali. Che per il giornalista vedrà prevalere l’italiano. «Nibali, Yates e Lopez: questo sarà il podio del Giro, vedrete che lo sloveno pagherà dazio sui monti». Ma Lopez attaccherà, dovrà farlo. Nella crono è stato penalizzato all’inizio da una foratura, ma è andato piano. Anche il boss dei kazaki, Alexandr Vinokurov, ha spronato il capitano. Ora per lui, da venerdì, ci sarà terreno fertile.
Deve recuperare da Roglic un’eternità (4.30”), ma l’Astana è forse la squadra più forte. E Simon Yates, il grande battuto della crono? «Ho avuto una giornata lunga, ma il Giuro si può ribaltare», ha detto l’inglese (a 3’45” da Roglic) della Mitchelton, che avrà in Chaves (a 4’31) una spalla preziosa. La Movistar? Rojas a 43”, Amador a 49”, Bilbao a 1’42”, Carapaz a 3’16”. Potenzialmente un poker esplosivo. Se avranno le gambe questi corridori, tutti forti in salita, a Roglic, ma forse anche a Nibali, verrà il mal di testa. —
A.S.
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