Ghiacci: «Rebus affluenze nei Palasport: le famiglie possibile soluzione»

Il presidente della Pallacanestro Trieste sugli interrogativi aperti per il futuro del movimento: «Servono agevolazioni per gli sponsor»  

TRIESTE Avanti, a piccoli passi, che tanto il mondo del basket la direzione se la deve ancora dare. In casa Allianz Pallacanestro Trieste, così, lo scenario è ben lontano dal somigliare a qualcosa di scoppiettante ma il cantiere è aperto. Completato il percorso della messa in sicurezza a chiusura della stagione, si lavora per avere qualche certezza in vista di un campionato, il prossimo, pieno di interrogativi. Tanto per rendere l’idea: quante saranno le squadre effettivamente al via? Quanti stranieri? Quali risorse? Quando si tornerà a giocare a porte aperte? Quali garanzie si possono dare a chi investe (o ha investito finora e adesso si confronta con lo spettro della crisi post-coronavirus) nel basket? Domande mica da poco e che condizionano le strategie di qualsiasi club. Biancorossi compresi.

Segnatevi questa sigla. 4.0. Si tratta del Comitato costituito da Lega Pro di calcio, Lega basket serie A e le due Leghe pallavolo, maschile e femminile. Scopo: sensibilizzare l'attenzione del Governo sulla misura del credito d'imposta per le sponsorizzazioni sportive. Un’iniziativa che ha già l’approvazione della Federbasket. Spiega il presidente della Pallacanestro Trieste Mario Ghiacci: «Si tratta di un tema fondamentale perchè incoraggerebbe le aziende che sostengono lo sport. Calerebbe il rischio di veder scomparire realtà sportive o, comunque, ridimensionare i programmi».

Una partita delicata, da cui dipendono le ambizioni di molti club. La PallTrieste ha spalle solide grazie ad Allianz ma agevolazioni sulle sponsorizzazioni andrebbero a vantaggio di tutte quelle aziende che sono legate alla galassia biancorossa e che anche nell’ultima stagione hanno rappresentato un importante punto di riferimento.

Nella programmazione della prossima stagione un interrogativo è legato ai ricavi che arriveranno nelle casse dei club da abbonamenti e biglietti. Dipende da quando si potrà giocare davanti al pubblico e da quanti posti saranno effettivamente concessi dagli eventuali limiti di sicurezza. «La Lega ha commissionato uno studio sui Palasport per capire quale sistema di affluenza proporre. Ma ogni impianto è diverso. L’Allianz Dome ha caratteristiche proprie e non è nè il PalaRadi nè il Taliercio nè altri. Per questo motivo stiamo preparando anche uno studio nostro tenendo in considerazione ad esempio che i nuclei familiari possono stare vicini senza la necessità di creare posti liberi cuscinetto». Più famiglie, più capacità di capienza. Si può quindi immaginare una linea che privilegi i nuclei familiari? «Perchè no? - prosegue Ghiacci - Intendiamoci, ora le società di basket italiane non dispongono di certezze sulla capienza che verrà imposta ai palasport. Se l’emergenza cala e c’è un po’ di tolleranza, magari presto si torna alla normalità. Davanti ci sono quattro mesi, proviamo a pensare con fiducia. Intanto, però, è doveroso pensare alle soluzioni ideali per permettere al maggior numero di persone di fruire di una partita di basket».

Capitolo mercato. La PallTrieste ha iniziato colloqui per rinegoziare i contratti in corso. Non è che c’è il rischio di andare incontro a braccio di ferro con qualche giocatore? Tanto per fare un nome dei contrattualizzati, Fernandez lo rivogliamo assolutamente sul parquet...«Tranquilli. Nessuno mette in discussione i contratti in corso - risponde Ghiacci - Si tratta di colloqui alla luce di scenari che nessuno avrebbe potuto immaginare mesi fa. Sono incontri di verifica, si vede se ci si può venire incontro. Dialoghi cordiali tra persone che continueranno a lavorare insieme in biancorosso. Nessun rischio. Avete fatto un nome come esempio. Ecco, ragazzi, non scherziamo nemmeno: al Lobito vogliamo un bene dell’anima, lui ama Trieste e potrebbe esserne il play titolare».

Restiamo sul mercato. Vengono accostati a Trieste i soliti nomi, Sabatini e Stefano Bossi ma la sensazione è che l’Allianz stia ancora alla finestra. «Vero. Anche su questo fronte mancano certezze. Non si sa quali saranno le limitazioni al numero di stranieri. E un roster a 10 o a 12 fa differenza quando si tratta di definire strategie». —


 

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