Giorgio Petrosyan, il ritorno sulla scena del circuito Glory

GORIZIA. Si chiama Josh Jauncey è nato a Londra, ma vive in Canada da quando aveva tre anni. La folta barba nera da boscaiolo nordamericano lo fa sembrare più vecchio di quanto non sia, ma a 22 anni è considerato uno dei più promettenti fighter in circolazione.
Con un record personale di 23 vittorie (12 ko) e 5 sconfitte, domani sera a Monza farà di tutto per dimostrare che le sue sono più che semplici potenzialità. Le ottime prestazioni ottenute di recente, gli hanno permesso di arrivare alla sfida di Monza con la leggenda Giorgio Petrosyan.
Dal canto suo, dopo due anni di assenza da “Glory”, il pluri-campione del mondo cresciuto a Gorizia torna nel più prestigioso dei circuiti di kickboxing con l’intento dichiarato di riprendersi quel trono perso nella tragica notte di New York. Archiviata la questione dell’infortunio alla mano, il “Chirurgo” vuole risalire in vetta e l’appuntamento del PalaIper rappresenta l’anticamera per la sfida al titolo nella divisione fino a 70 kg. A causa della sua inattività, Petrosyan è scivolato dal primo al quinto posto del ranking; a precederlo c’è proprio Jauncey. Una vittoria sul canadese gli farebbe scalare posizioni e, a quel punto, dovrebbe solo attendere il risultato del main-event della serata brianzola. Se il thailandese Sittichai Sitttsongpeenong dovesse battere Robin van Roosmalen, attuale detentore della cintura, è probabile che poi difenderebbe il titolo proprio contro il “Chirurgo”.
rima però c’è da pensare all’imprevedibile avversario nordamericano. «È veloce, giovane e forte» sintetizza Petrosyan nella sua analisi, aggiungendo poi: «Non capisco quanto sia alto. Ho letto notizie contrastanti: credo che abbia qualche centimetro più di me, ma non ne sono sicuro. Quello che comunque è certo è che ha voglia di vincere. Come tutti, contro di me, non avrà nulla da perdere. Ha già fatto vedere cose buone e ora cerca la consacrazione. È un atleta completo e sa muoversi bene. Dovrò pressarlo fin dall’inizio».
Dal punto di vista fisico l’allievo del maestro Alfio Romanut si sente bene, ma non nasconde d’aver sofferto il cambio di fuso orario dopo la trasferta della scorsa settimana a Panama al seguito del fratello Armen (impegnato alle Venum Victory World series contro il messicano Alberto Castañeda). “Ho fatto un po’ di fatica a recuperare, ma ora mi sono ripreso”, dice.
Al di là dei due match clou dei 70 kg, l’intera serata sarà esplosiva. Il cartellone proporrà la sfida per il titolo dei 65 kg tra il campione canadese Gabriel Varga e lo sfidante ucraino Serhy Adamchuk e il torneo a quattro della divisione 77 kg con Murtel Groenhart (Olanda), Nicola Gallo (Italia), Yoann Kongolo (Svizzera) e Karim Ghajji (Francia). Il vincitore sfiderà ad Amsterdam il detentore del titolo Nieky Holzken. Interessante sarà infine il supermatch dei 95 kg tra il tedesco Danyo Ilunga e il russo Artem Vakhitov. Oggi, alle 12, si svolgeranno le operazioni di peso.
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