Graca: «Brasile, squadra da battere»

Parla il presidente della Fivb: «La sfida futura è una pallavolo sempre più hi-tech»

ROMA. Ary Graça, presidente della FIVB – e quindi massima autorità del volley mondiale -,parla del Mondaile femminile che fa tappa a Trieste Graça, brasiliano, è in carica da 2012.

Presidente, il volley sta vivendo un momento magico con i Mondiali maschili in corso in Polonia e i Mondiali femminili che si disputeranno in Italia nelle prossime settimane. Che crescita si attende per il movimento pallavolistico da queste due straordinarie manifestazioni?

«Ha ragione, questa stagione ha proiettato la pallavolo in una nuova era dell’innovazione e dell’intrattenimento sportivo. La cerimonia di apertura dei Mondiali maschili svoltasi a Varsavia lo scorso sabato, alla quale ha preso parte un numero record di spettatori – erano ben 70.000 le persone presenti sugli spalti -, ha riflesso magistralmente la nostra visione del futuro dello sport fissando nuovi parametri per l’organizzazione di manifestazioni pallavolistiche. Adesso ci auguriamo che le altre città che ospiteranno eventi legati al volley siano in grado di mantenere gli stessi standard.

La mentalità della FIVB è quella di reinventarsi incessantemente perché questo è l’unico modo per garantire la propria sopravvivenza di fronte alle sfide lanciate dalle nuove discipline sportive emergenti.

Per venire incontro alle attese del pubblico è dal 2012 che investiamo molto nella tecnologia e nell’innovazione. Vogliamo portare avanti uno spettacolo entusiasmante che coinvolga non soltanto i tifosi presenti nei palazzetti, ma anche i telespettatori che osservano le partite da casa.

Il volley ha sempre più bisogno delle tv?

Abbiamo adattato il formato televisivo riducendo il numero di interruzioni ed evitando lunghi momenti di inattività. Utilizziamo i Mondiali maschili e femminili, ovvero gli eventi di punta, per testare nuovi modelli, regole e strategie prima delle Olimpiadi di Rio 2016 .

Rispetto, fair play e lealtà sono i valori alla base del volley. Uno degli obiettivi che lei persegue in qualità di presidente della FIVB è di promuoverli e diffonderli. E’ possibile che la pallavolo ci permetta di travalicare le frontiere dello sport?

Certamente. Uno dei principali obiettivi della nostra Federazione è di diffondere il volley e il beach volley tra le comunità meno fortunate del mondo. Vogliamo che la pallavolo sia uno strumento educativo accessibile in ogni parte del globo e vogliamo promuovere valori quali il rispetto e il fair play attraverso uno sport di squadra.

L’Italia attende con grande entusiasmo l’inizio dei Mondiali femminili. Si sente di prevedere l’esito di Italia 2014 o pensa che le squadre emergenti possano ottenere qualche risultato a sorpresa?

Brasile, Giappone, Russia, Serbia e la squadra di casa, l’Italia, sono le favorite per la conquista del titolo. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di vedere più volte, nella pallavolo tutto è possibile e sono certo che le tre settimane di gare saranno, come sempre, ricche di sorprese.

Il Brasile disputerà la prima fase a Trieste, una città storicamente legata al Paese sudamericano per il caffè che arriva nel suo porto internazionale sin dal 1700. Pensa che un successo del Brasile in occasione del Mondiali italiani rincuorerà i tifosi verdeoro dopo la delusione degli ultimi Mondiali di calcio?

I tifosi sono rimasti sconcertati dal risultato dei Mondiali di calcio, perché per loro il calcio è quasi una religione, ma la pallavolo è il secondo sport più popolare nel mio Paese. Finora il Brasile del volley ha avuto una stagione magnifica e il Paese può essere orgoglioso della squadra verdeoro.

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