Gutty e Del Prete entrano nella Pallacanestro Trieste

TRIESTE. La Pallacanestro Trieste 2004 accoglie due nuovi soci: Gianfranco Gutty e Adriano Del Prete. Hanno sottoscritto proprio ieri solo una quota ciascuno del capitale sociale, ma nonostante ciò non c’è alcun dubbio che si tratti comunque di due ingressi “pesanti”, per autorevolezza dei nomi e dei ruoli rivestiti nella vita e nell’economia triestina. Il cda previsto per metà settembre li coopterà ufficialmente in società e in quella sede si deciderà il loro eventuale coinvolgimento diretto. Due personaggi che tra l’altro hanno già dato una mano, in passato, allo sport cittadino. Le Generali presiedute da Gutty furono sponsor della Pallamano Trieste e lo stesso Gutty sostenne con convinzione il “sistema Trieste” a sostegno dello sport. Adriano Del Prete, dal canto suo, dopo aver sostenuto anche lui la Pallamano Trieste, ha avuto più corposi trascorsi nella Triestina di calcio, dove nel corso degli anni è stato team manager della squadra Berretti, poi accompagnatore ufficiale della prima squadra in serie C2 e C1 per finire, con l’avvento di Fantinel, alla vice presidenza dell’Unione in rappresentanza di Acegas Aps nel biennio 2007-2008. Nel basket è alla prima esperienza anche se da giovane fu giocatore con la Ciano Colori.
Due personaggi di spessore, che si conoscono e che hanno avuto trascorsi professionali in un certo senso simili (manager con responsabilità di vertice di grandi aziende, nonchè ruoli primari in Assindustria, uno a Gorizia, l’altro a Trieste), che però entrano con spirito diverso. «Ho sottoscritto una quota per aiutare un’iniziativa che c’è a Trieste - spiega Gianfranco Gutty -, sembra che lo spirito che la anima sia quello giusto e ho aderito. L’ho fatto a titolo personale, per dre un supporto alla pallacanestro, ma non entro nel cda e non assumerò alcun incarico operativo».
Diverso lo spirito con cui arriva Adriano del Prete, che fra l’altro solo qualche settimana fa era stato identificato e destinato dal sindaco Cosolini come garante della triestinità a entrare nella cordata di imprenditori di fuori regione che avrebbe dovuto rilevare la Triestina. «Proprio in quel periodo ero stato contattato pr entrare nella Pallacanestro Trieste - rivela Del Prete -, ma essendo aperto il discorso calcio avevo preso tempo. Quando invece le cose per la Triestina sono andate come sappiamo, ho aderito alla richiesta del basket. Perchè l’ho fatto? C’è un progetto di una società, giunta a livello professionistico, basato sulla valorizzazione dei giovani e a me piace quest’idea perchè resto convinto che a Trieste fare sport di vertice senza avere un settore giovanile proprio diventa difficile, perchè qui non viene a investire nessuno nello sport. E poi si sta creando un gruppo di persone importanti per portare avanti questo progetto. Entro come semplice socio, se poi il cda avrà bisogno di un mio coinvolgimento operativo, io sono disponibile».
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