Ibra è la prima vittima illustre Infortunio in allenamento Molto probabile un lungo stop

MILANO
L'allungo nella partitella, la fitta al polpaccio, la smorfia di dolore. Nel primo giorno di allenamenti intensi e in gruppo, nel quindicesimo anniversario della rocambolesca finale Champions persa a Istanbul contro il Liverpool, suona forte il campanello d'allarme per il Milan e Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è il primo giocatore di alto profilo della Serie A a pagare la lunga pausa del campionato ma, per una prognosi precisa, bisognerà attendere gli accertamenti clinici previsti per domani mattina nella clinica “La Madonnina”. Fiato sospeso e dita incrociate a Milanello. Ibra zoppica vistosamente e appare scuro in volto, ma lascia il centro sportivo in macchina, senza stampelle. Un'immagine che fa ben sperare, ma che non fuga affatto la preoccupazione per un probabile lungo stop. Dal Milan non azzardano previsioni e non confermano le indiscrezioni su un possibile interessamento del tendine d'achille. La speranza è che si tratti più banalmente di una lesione muscolare: in questo caso, comunque, sarebbe lecito ipotizzare diverse settimane di riabilitazione e una stagione piuttosto compromessa. Una brutta tegola per Pioli, cui rimangono solo Leao e Rebic come attaccanti di ruolo e 12 giornate per inseguire un posto in Europa League. A Ibrahimovic, 39 anni da compiere a ottobre, non è quindi bastato allenarsi in Svezia per tre settimane di fila con l'Hammarby - la squadra della quale è dirigente - per evitare un pesante ko fisico. Quel lavoro non gli è servito per evitare un pesante contrattempo: non un bel segnale per i colleghi. Il polpaccio per lui resta una zona delicata: il gemello gli aveva già dato problemi allo svedese a febbraio, costringendo a saltare la gara contro il Verona e giocare in non perfette condizioni il derby perso in rimonta con l'Inter. Uno stop che potrebbe anche avere conseguenze sul suo futuro. Lo svedese resta infatti sempre in attesa di un contatto con Ivan Gazidis: Ibra non si preclude la possibilità di restare al Milan per un altro anno ma vuole ascoltare il progetto rossonero - in attesa dell'arrivo di Rangnick - e le prospettive sul ruolo in squadra prima di prendere una decisione definitiva. Un bivio per Ibra, un bivio per il Milan. —
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