Il “camminatore” Sterpin diventa Commendatore

TRIESTE. Azzurro d'Italia, Stella del Coni e ora Commendatore. Il percorso umano e sportivo di Claudio Sterpin si riassume anche nelle tre onorificenze ottenute per il suo costante impegno sul campo, in veste sia di maratoneta e che di insegnante di atletica.
Oggi lo attende una nuova consacrazione, quella appunto di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, investitura legata alla cerimonia in programma alle 11 nella sede del Palazzo del Governo di Trieste, alla presenza del Prefetto Alessandro Giacchetti e di altre autorità dei vertici cittadini.
Classe 1939, triestino, nato come corridore non a caso tra le fila dei Bersaglieri, iniziando con le corse campestri per poi passare alle distanze cosiddette lunghe e sempre più impegnative, come la 100 chilometri, già affrontata nel 1969 con la “Torino – St.Vincent”, e la Maratona, il banco di prova più amato da Sterpin in carriera.
Distanze solide, gare quasi estreme.
In veste di atleta, Claudio Sterpin ha amato soprattutto queste formule, vivendo più volte le esperienze da Azzurro nella Parigi – Colmar ( 520 km), concludendola tra l'altro tre volte, con il picco di piazzamento ottenuto nel 1987, quando giunse 6' in 70h 28'.
Poi marcia, la 24 su pista e la 24 Ore di Roubaix, gara quest'ultima vinta un paio di volte nella prima metà degli anni '80.
Quando ha appeso il cronometro al chiodo, il Commendator Sterpin ha continuato a modo suo a correre, anche come fondatore nel 1976 del Marathon Club, sodalizio ora da presieduto proprio dallo stesso Sterpin, realtà che non ha mancato di fornire importanti risultati giovanili, anche in campo internazionale.
Tra le chicche di Claudio Sterpin figura senza dubbio l'ideazione della “Young”, divenuta poi “Bavisela – Fondazione CRTrieste”, lo straordinario festival della corsa per i più giovani, una festa che si rinnova anno dopo anno, portando sulle strade centinaia di bambini, impegnati semplicemente a correre e a divertirsi, senza l'assillo di tempi e podio.
Oggi il nuovo traguardo, coronamento di una vita da maratoneta.
Francesco Cardella
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