Il diesse Vignoni se ne va Mehmeti: «Incomprensioni»

TRIESTE. «Non ci saranno ostacoli per l’iscrizione al prossimo campionato e rispetteremo gli impegni programmati»: le parole sono del presidente della Triestina Hamdi Mehmeti e si tratta del passaggio più importante di un comunicato che la società alabardata ha rilasciato nella serata di ieri.
Un comunicato emesso soprattutto per decretare la parola fine del rapporto con Sergio Vignoni e per spiegare i motivi della rottura con il direttore sportivo, ma è ovvio che considerata la situazione molto critica sul fronte dei pagamenti e le preoccupazioni della piazza, la Triestina abbia voluto in qualche modo tranquillizzare i tifosi sull’iscrizione. Sta di fatto però che, dopo gli annunci di martedì, nemmeno ieri Mehmeti è giunto a Trieste, mentre Mbock e Mariotto dovrebbero finalmente essere arrivati in città nella serata di ieri.
E non è ancora dato capire chi si presenterà alla convocazione urgente del sindaco Cosolini di cui riferiamo a parte. Come ancora non si fa cenno a quando verranno effettuati i pagamenti, nonostante l’assicurazione che la squadra sarà regolarmente iscritta. In ogni caso la società ha voluto far sentire la sua versione dei fatti soprattutto sul breve rapporto con Vignoni, nominato appena due settimane fa direttore sportivo: «Ci sono state delle incomprensioni organizzative fra la proprietà e Vignoni – afferma Mehmeti nel comunicato della Triestina – il direttore sportivo avrebbe dovuto essere operativo dall’1 luglio, ma ci siamo resi conto che mancava di quell’efficacia che noi cercavamo. Anzi, ci sono stati dei problemi, che fortunatamente sono stati evidenziati subito in questa fase iniziale, in modo da evitare che emergessero nel corso della stagione. Mi assumo le mie responsabilità - dice il presidente - sulla scelta del diesse, che però ritengo essere rimasto troppo tempo fuori dal mondo del calcio. Sono stati commessi degli errori e me ne dispiace, comunque il discorso con Vignoni è chiuso». E adesso cosa succede? Mehmeti spiega che adesso la Triestina si dedica direttamente alla scelta del tecnico: «Attualmente – prosegue il presidente - la società è concentrata sull’ingaggio di un allenatore e per questa scelta si appoggerà a un pool di consulenti professionisti. Smentisco categoricamente la mancata organizzazione della società, in quanto le persone che lavorano in sede sono molto competenti. E ribadisco che non ci saranno ostacoli per l’iscrizione al prossimo campionato e rispetteremo gli impegni programmati». Da parte sua, Sergio Vignoni aveva fatto capire già da qualche giorno di essere pronto a lasciare: le sue dimissioni non sono ancora ufficiali, ma dovrebbero diventarlo oggi, forse è atteso un comunicato in giornata. L’ormai ex diesse era giunto martedì nella sede alabardata, ma aveva constatato per l’ennesima volta di non poter avere un confronto con la proprietà. Anche se le sue dimissioni non sono ufficiali, Vignoni fa capire che il rapporto è chiuso e si rivolge ai tifosi alabardati: «Mi dispiace molto soprattutto per la gente che ama la Triestina, visto che in pochi giorni si era creato un ottimo rapporto e ai tifosi mi ero già sinceramente affezionato. Peccato, perché avevo cominciato ad allestire una grande squadra con uno staff di prim’ordine formato da Parlato e Briaschi, e si stava iniziando a lavorare sui giocatori».
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