Il dottor Fuentes: «Tra i miei clienti personaggi inimmaginabili»

MADRID. Nomi noti, sportivi famosi, “personaggi che nemmeno ci immaginiamo”. L'operacion Puerto non ha ancora finito di stupire, anzi. E' il dottor Eufemiano Fuentes, coinvolto 10 anni fa nello scandalo di doping, a sostenere che le 211 sacche di sangue di atleti che furono suoi “clienti” possono riservare “sorprese”. Interrogato a proposito dei proprietari delle sacche di sangue, Fuentes ha detto che «potrebbero essere nomi di sportivi noti, che nemmeno ci immaginiamo».

Soltanto due giorni fa il tribunale provinciale di Madrid ha revocato la sentenza che in primo grado ordinava la distruzione delle sacche sequestrate dieci anni fa nella clinica di Fuentes e ha invece disposto che vengano consegnate a istituzioni sportive internazionali. Tra queste anche il Coni: ora le autorità sportive potranno aprirle e identificare i nominativi.

Fuentes ha aggiunto che il caso Puerto potrebbe non essere ancora chiuso. Tra i nominativi che rischiano di emergere infatti ci sarebbero “nomi di grandi sportivi”. La vicenda è in ogni caso prescritta sia sotto il profilo penale che quello sportivo. «Se si vuole sapere, basta aspettare» ha detto Fuentes, che ha rifiutato di anticipare alcuni dei nomi, nascondendosi dietro il segreto medico. C'è il rischio però che quei nomi non emergano in tempi rapidi: Fuentes non esclude che ragioni giuridiche ritardino o addirittura impediscano l'identificazione delle sacche: «se non c'è reato, identificare uno sportivo che ha diritto al rispetto della privacy potrebbe essere incostituzionale».