Il match di Alibegovic: «Stregato dal talento di Gentile e Dragic»

«La prima grande chance a Datome l’ho data io a Scafati Il fattore campo? Può anche rivelarsi un boomerang»
ANTEPRIMA Udine, 19 giugno 2004. PRESENTATO DAN LANGHI, NUOVO GIOCATORE SNAIDERO Conferenza stampa con Edi Snaidero e Alibegovich per presentare il nuovo acquisto Dan Langhi. Il professionista proveniente dal campionato americano Nba non ha potuto essere presente e giungerà in Italia per i primi di luglio. Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it
ANTEPRIMA Udine, 19 giugno 2004. PRESENTATO DAN LANGHI, NUOVO GIOCATORE SNAIDERO Conferenza stampa con Edi Snaidero e Alibegovich per presentare il nuovo acquisto Dan Langhi. Il professionista proveniente dal campionato americano Nba non ha potuto essere presente e giungerà in Italia per i primi di luglio. Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it

TRIESTE. «Sarà una bella sfida. L’Italia ha trovato una grande chimica di squadra, la Slovenia ha fatto un po’ come Icaro, volando alto per poi consumare in fretta le energie ma ha gli uomini, anzi i fratelli, per risollevarsi». Teo Alibegovic, sloveno, ex della Pallacanestro Trieste, vecchia conoscenza del campionato italiano, ora abita a Udine e in questi giorni fa il pendolare tra casa e i Palasport sloveni.

Stasera sarà allo Stozice Aeena?

Che domande, ovvio che sì...Questa Italia mi piace, forse pochi ricorderanno ma il primo a dare un largo minutaggio a Datome sono stato io, a Scafati. Gli azzurri sono imprevedibili. Mi spiego: da Belinelli e da Datome sai cosa attenderti ma a turno anche gli altri sono protagonisti. Secondo me i veri jolly sono i giovani, Melli e Gentile. Il figlio di Nando è il mio preferito. Ha una faccia di bronzo (eufemismo..., ndr), non ha paura di nessuno e può coprire tre ruoli. A livello offensivo è un toro. E che fisico, visto che collo? Su certi aspetti del gioco deve ancora lavorare ma ha 20 anni. Quanto a Melli non è mi piaciuto in un solo episodio, quando ha avuto da ridire al suo allenatore che lo rimproverava richiamandolo in panchina. Non si fa.

Sorpreso dall’Italia?

Io pensavo, e in realtà continuo a pensarlo, che la più forte del girone di Capodistria fosse la Grecia. Affrontarla con o senza Spanoulis non è la stessa cosa. L’Italia ha sprigionato energia e positività. Quando penso ai giocatori di Pianigiani vedo ragazzi che hanno voglia di giocare e di arrivare in alto.

Ma questa Slovenia com’è?

È partita benissimo, poi ha incassato la delusione della sconfitta con la Croazia ed è crollata anche contro la Polonia. Ha bruciato molte energie e non le ha più recuperate. I giocatori di talento ci sono. Goren Dragic gioca nella Nba con i Phoenix Suns e quando è in coppia con il fratello (Zoran, esterno del Malaga, ndr) rende il 200 per cento. Nachbar, Lorbek e Lakovic li conoscete bene, Maljkovic è un allenatore di enorme esperienza. C’è un rischio: giocare sotto pressione. Nemmeno il Dragic “pro” ci è abituato. Solo Nachbar e Lakovic, che ne hanno viste di tutti i colori, se ne fregano.

Beh, se è per questo pare che la Slovenia abbia fatto di tutto per crearsi le condizioni più favorevoli. Con ’sto pastrocchio dei biglietti ha scoraggiato molti tifosi italiani.

Mah, io credo che stasera tifosi azzurri a Lubiana ce ne saranno e nemmeno pochi. Il pubblico, poi, rappresenta un’arma a doppio taglio. Aiuta, d’accordo, sostiene ma può anche caricare di aspettative e ansia. Noi sloveni siamo in fondo un popolo di montagna, l’indole non è solare. Se le cose vanno bene è tutto ok. Altrimenti si comincia a brontolare. Non sentirete fischiare ma potrete percepire il dissenso. E quando si gioca in queste condizioni tutto si complica. (r.d.)

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