Il mondo del trotto piange Nino Destro

TRIESTE. Se n’è andato un altro storico esponente del trotto triestino.
E’ morto Benito Destro, da tutti noto nell’ambiente italiano dell’ippica come “Nino”. Figlio d’arte, in quanto suo padre, Antonio, fu protagonista di una delle epoche più felici per l’ippodromo triestino, a cavallo degli anni ‘50 e ‘60, come driver e allenatore, Nino cominciò prestissimo a vivere l’atmosfera delle scuderie. Accanto a lui i fratelli Bruno e Roberto, anche loro cresciuti nel mondo del trotto e scomparsi da qualche anno, Silvano, che invece da tempo si è dedicato alla ristorazione, dopo una parentesi trottistica, e la sorella Luigina.
Nino, allievo di Ezio Bezzecchi, fu prima guida di numerose scuderie triestine, prima fra tutte quella denominata Verona, con la portacolori Ambrosiana. Ma portò al traguardo spesso anche San Domingo, Ostiolo, Radames, Inzaran, Germo, Occhio Di Lince, Mesana Dra, questi ultimi per conto della scuderia della famiglia Rainò.
Autentico uomo di cavalli, Nino ha frequentato l’ippodromo fino al giorno prima di morire, all’improvviso, in casa. Raggiungeva la sua scuderia, vicina al cancello superiore dell’impianto, e trascorreva le mattinate sistemando ferri da cavallo, riparando sulky, riordinando quello che era sempre stato il suo mondo, quello formato da selleria e box, in attesa di vedere il figlio salire in sediolo, nelle giornate di corse.
La sua eredità è stata da tempo raccolta da Roberto junior, valido driver e preparatore, che martedì ha corso regolarmente, nonostante il grave lutto, condiviso col fratello Fabrizio. «So che mio padre – ha detto Roberto junior – non avrebbe voluto che rinunciassi a salire in sulky, perciò ho preferito fare così, nel suo ricordo».
I funerali si svolgeranno lunedì prossimo, alle 11.40, in via Costalunga.
Ugo Salvini
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