Il Napoli insegue l’impresa: battere l’Arsenal con 3 gol di scarto

NAPOLI. Il clima a Castel Volturno è quello solito, sereno e distaccato. Mai aspettarsi da Rafa Benitez che si faccia sopraffare dall'ansia o dalla preoccupazione. Oggi arriva l'Arsenal e lui la vede...

NAPOLI. Il clima a Castel Volturno è quello solito, sereno e distaccato. Mai aspettarsi da Rafa Benitez che si faccia sopraffare dall'ansia o dalla preoccupazione. Oggi arriva l'Arsenal e lui la vede in modo semplice: «Non abbiamo nulla da perdere. Tutti dicono che non è possibile vincere con tre gol di scarto con l'Arsenal. Noi pensiamo che sia possibile e proviamo a farlo». Il Napoli si gioca con i londinesi buona parte della stagione e non basterà vincere per passare il turno e guadagnarsi gli ottavi di finale di Champions League ma occorrerà farlo con tre gol di scarto. È un'impresa ai limiti dell'impossibile.

Il Napoli però ha precedenti specifici in materia di rimonte. I tifosi ne ricordano una in particolare, quella che nel marzo 1989 consentì alla squadra di Maradona di recuperare al San Paolo lo svantaggio di 2-0 contro la Juventus e qualificarsi per la semifinale di Coppa Uefa che poi il Napoli si aggiudicò battendo lo Stoccarda. Anche in quel caso servivano tre gol e non bisognava subirne. Nei tempi regolamentari ci pensarono Maradona e Carnevale ed all'ultimo istante del secondo tempo supplementare fu il libero Renica a firmare un'impresa pazzesca. Più di recente il Napoli è riuscito a realizzare un'altra rimonta importante anche in Europa League. Accadde nell'ottobre del 2010 a Bucarest contro la Steaua. Un Napoli imbambolato finì sotto 3-0. Vitale e Hamsik rimisero la barca in linea di galleggiamento e Cavani, al 7’ di recupero, raddrizzò il risultato.

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