Il sogno a cinque cerchi di Stefano Cherin

TRIESTE. «Contenti, tutto sommato contenti. Anche se l’amaro in bocca è tanto...»
Stefano Cherin è il giovane velista triestino al quale Furio Benussi ha affidato il timone di Jena. E lui, appena sceso a terra dopo aver conquistato la seconda posizione, ammette con grande serietà e sincerità: «In partenza abbiamo fatto scelte che non hanno pagato. Peccato. Poi, nel lato in bolina sapevamo che Robertissima sarebbe stata molto veloce e così è stato: quelle condizioni di vento, molto rafficato, erano ideali per loro, molto meno per noi».
Stefano riesce comunque a sfoderare il sorriso mentre saluta mille amici: «Personalmente è stata una esperienza straordinaria. Qui in Barcolana ma anche in tutta l’avventura vissuta fin qua. Voglio dunque ringraziare con tutto il cuore Furio Benussi e Mitja Kosmina per la fiducia che hanno voluto darmi. Avere poi Mitja al mio fianco è stato molto bello, un qualcosa di molto forte, molto importante per la mia formazione».
Un’esperienza da far fruttare adesso sulla strada che deve portarlo a Rio, alle Olimpiadi: «Sì, adesso voglio tornare a pensare al 49er». Un sogno da trasformare in realtà. (g.bar.)
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