Inter-Palermo finale di Coppa Italia il 29 maggio a Roma

MILANO
Spietato nell’area di rigore avversaria, pronto a travestirsi da terzino per sacrificarsi in copertura. Un Samuel Etòo in versione 2010, segna il suo 34/o gol stagionale, eguaglia il miglior Ronaldo nerazzurro e castiga la Roma portando l’Inter alla 6/a finale di Coppa Italia in 7 anni. Un risultato raggiunto con pazienza all’inizio della ripresa e conservato con fatica e fortuna, perchè Borriello prima colpisce un doppio palo e poi rende ancora più intensi gli ultimi 6’ con un bel colpo di testa. Ma dopo l’1-0 dell’andata il pari non basta. Per i nerazzurri appuntamento il 29 maggio all’Olimpico contro il Palermo, mentre i giallorossi di Montella dovranno concentrare tutte le proprie residue risorse per strappare un posto in Champions League nelle ultime due giornate di campionato, contro Catania e Sampdoria. La Coppa sarebbe solo il primo in carriera per Leonardo, sempre più saldo sulla sua panchina. Senza Stankovic, Sneijder e con Thiago Motta ancora acciaccato, il brasiliano prova Mariga da mediano davanti alla difesa, con Kharja alle spalle di Etòo e Pazzini. La spina dorsale perde qualità, ma è sui fianchi che l’Inter vuole lavorare la Roma. Sulla destra Zanetti (che gioca la sua millesima partita con lo stesso vigore delle altre 999) e Maicon costringono Riise a limitare le sue incursioni, mentre a sinistra Nagatomo ed Etòo mettono parecchio in difficoltà Cassetti, che non è al meglio e si vede. D’altronde è tutta la Roma un pò incerottata. E soprattutto priva degli squalificati Totti e Taddei. Montella cerca la superiorità numerica a centrocampo con De Rossi, Perrotta, Simplicio e Pizarro, e punta sull’orgoglio di Menez a costo di lasciare Vucinic in panchina.
Ma il francese non smentisce la sua stagione opaca: parte lento, indolente, ed è tutta da inventare la sua intesa con Borriello, che infatti tocca solo un paio di palloni nel primo tempo e si sblocca solo nel finale.
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