Profumo d’Europa per l’ItalPoz: a Trieste Lettonia battuta 91-75

L’Italia batte la Lettonia di Porzingis davanti a 5 mila persone e fa un figurone. Altro che ranking e pronostici, così la banda del Poz può fare tanta strada

Antonio Simeoli
(foto Bruni)
(foto Bruni)

Farà strada l’ItalPoz agli Europei? Gli espertoni dicono di no, se è quella di sabato sera contro al Lettonia, signora squadra, ne farà e tanta, perché ha talento da vendere, fisicità (finalmente), entusiasmo, cuore.

Diouf, finalmente un pivot per l’Italbasket, e non è mica una cosa da poco con i manzi che girano per l’Europa, si trova subito davanti il totem Porzingis, che se avesse le ginocchia sane sarebbe tra i primi 4-5 al mondo.

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(foto Bruni)

Eppure, col giovane della Virtus e Melli sotto, la difesa azzurra funziona, la transizione anche e il 7-0 costringe Banchi al time-out. Quella del coach livornese, applauditissimo come ovviamente il Poz – che allenava con tutta la famiglia in prima fila, deliziosa bimbetta compresa, – è la storia nella storia.

Guidò Trieste 30 anni fa, ora è all’Efes e soprattutto due anni fa è diventato l’eroe della Lettonia sfiorando il podio mondiale. Insomma, in un PalaTrieste da 5.100 spettatori, e riempirlo così il 10 agosto è l’ennesima prova del grande amore per la palla a spicchi di questa città, il test pre-Europeo è di quelli tosti. Perché nel ranking degli esperti i baltici stanno davanti agli azzurri. Perché?

Sono una squadra infarcita di talento e gente che gioca in Eurolega e Porzingis, ora in Nba ad Atlanta e che pian piano ingrana, ai Mondiali due anni fa nemmeno c’era. Tiratori mortiferi (vedi Bertans), il totem che ha vinto l’anello a Boston: dura. Giocheranno a Riga la fase finale degli Europei.

Quando esce la stella, ecco Grazulis, ex Trieste. E riecco l’Italia. Se gioca a ritmi alti e difende è squadra forte, se segna da tre, con tutti tiri ben costruiti, come sabato può sorprendere. L’arrivo del “portoricano” Gallinari e Darius Thompson (pronto alla battaglia, insomma un oriundo convinto dopo il bluff Banchero e l’alluce di BigRagù), cui il Poz in riscaldamento ha fatto assaggiare l’aria del match, daranno esperienza.

All’esuberanza di Niang e Akele, e al poco utilizzato Procida (che atleti mamma mia pensate al futuro) sarebbe il caso di non rinunciare.

Il 27-25 del primo quarto fa sentire il clima d’Europeo. Altra partita nella partita: Pajola difende e parte forte, Spagnolo entra e gioca alla grande, da veterano, Spissu è il pretoriano del Poz, e non a caso, ad un certo punto, si è guadagnato tre tiri liberi con una furbata da tre quarti campo mica da ridere: chi resterà fuori? A naso nessuno dei tre.

Ecco il presidente della Fip Gianni Petrucci, l’inaffondabile col suo ghigno inconfondibile, sarà felice di vedere: c’è talento da vendere e gioventù nell’Italia. Con difesa e contropiede la banda del Poz diverte, ma i lettoni sono forti, quadrati, sennò non ti liberi dal gioco russo in quattro e quattrotto.

E la partita è bella, anche grazie a un paio di numeri di Fontecchio (uncino in faccia a Porzingis su tutti) e dell’uomo di casa Tonut– acciaccato e così potrebbe anche essere il terzo sacrificato dopo Severini e Rossato con l’arrivo del Gallo – che ad un certo punto il Poz entra in campo a difendere da un fallo non fischiato beccandosi il classico tecnico. Dai, a Trieste non era nemmeno quotato un fischio del genere.

E adesso che Poeta dovrà andare all’Olimpia Milno chi lo placcherà? Intervallo: 46-43. Poi si va a braccetto. Un parzialino di qui, l’altro di là. Attenzione: Melli, Ricci e Fontecchio sono i leader e si vede. Quando si accende, l’abruzzese finito a Miami è immarcabile. Triple, penetrazioni, contropiedi, schiacciate.

Ventun punti alla fine il parzialino diventa parzialone e l’Italia sgasa col pubblico (splendido) che la incita: 69-63 fine terzo quarto. E poi subito 77-63 per la spallata decisiva alla partita. Finisce 91-75. Sarà stata un’amichevole, per carità, la banda del Poz la decide a inizio quarto quarto. Dai ragazzi lo sport, e in questo caso il basket, non è solo questione di ranking ed espertoni: se gioca così l’ItalPoz, e la Lettonia di Porzingis è forte, farà strada.

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