Juve, ecco l’allenamento punitivo

Conte furibondo ha cancellato il lunedì di riposo convocando la squadra: «Serve un bagno di umiltà»
09.02.14, Verona, Stadio Bentegodi, Serie A 23a Giornata, Hellas Verona-Juventus - nella foto: delusione finale juve Pogba ed esultanza Verona
09.02.14, Verona, Stadio Bentegodi, Serie A 23a Giornata, Hellas Verona-Juventus - nella foto: delusione finale juve Pogba ed esultanza Verona

TORINO. Il germe dell'appagamento cova invisibile sotto le maglie bianche e nere. Va estirpato, subito. Perché se non lo si estirpa «immediatamente», quel germe invisibile può portare a perdere non una partita, ma se stessi.

È con questa convinzione che Antonio Conte, dopo il pareggio di Verona derivato da un evidente calo di concentrazione, ieri ha voluto tutti a Vinovo: l'intera Juventus a rapporto dal tecnico, per fare il punto di quante e quali siano le energie mentali da mettere in campo da qui alla fine della stagione. I bianconeri si sono visti cancellare il loro lunedì di riposo e si sono ritrovati in palestra per un “allenamento punitivo”, presenti l'amministratore delegato Beppe Marotta e il consigliere di amministrazione Pavel Nedved. A questo punto dell'anno, Conte è perfettamente consapevole della posta in gioco. Basta pochissimo, anche un singolo episodio, per far saltare equilibri faticosamente conquistati e così, nel giro di un paio di partite, mettere a repentaglio gli obiettivi dell'intera stagione. Che - venuta meno la Champions - restano due: campionato ed Europa League (nell'ordine). Non importa se tra i bianconeri vi siano campioni del mondo come Buffon e Pirlo, oppure new entry come Ogbonna, Llorente o Tevez. La Juventus è la Juventus e tutti, ma proprio tutti, devono capire che non basta aver vinto finora per continuare a farlo. Per essere degni della maglia bianconera è necessario in primo luogo ritrovare umiltà, l'unico antidoto all'appagamento, e l'unica via secondo Conte per ritrovare se stessi.

Alla furia del dopo partita di Verona, a Vinovo ieri è subentrato il confronto. Sotto la pioggia battente, come per lavare una colpa. Troppe disattenzioni difensive, e quelle di domenica sono solo le ultime di una serie che ha portato all'esclusione dalla Champions. Non per la sconfitta di Istanbul, ma per il pareggio in casa con il Galatasaray. Il tecnico ha analizzato in modo articolato gli errori e richiamato il gruppo a una maggiore attenzione. A Verona - visto il contestuale pareggio della Roma - è stata sprecata l'occasione di cementare il vantaggio sui giallorossi, tanto più se si pensa che la stagione entra ora in una fase molto dispendiosa tenendo conto degli impegni di Europa League. Il secondo tempo di Verona ha ricordato, se non nel risultato nell'atteggiamento, la sconfitta di Firenze: una ripresa svagata in cui i giocatori in campo sono apparsi molli e svagati.

«È necessario un bagno di umiltà» ha sottolineato Conte. Alla Juventus «non ci sono nè titolari, nè vice, non ci sono posti prenotati», e le «valutazioni» saranno fatte anche in funzione di questo metro di giudizio. Alla luce di questo confronto, non è da escludere che fin dalla prossima partita, contro il Chievo, Marchisio trovi spazio al posto di uno tra Vidal e Pogba. Mentre vacilla la certezza del posto per Ogbonna, nonostante l'assenza di Chiellini per infortunio.

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