Juve forte del 2-0 a Porto «ma deve stare attenta»

Allegri mette in guardia i suoi giocatori sui pericoli della sfida allo Stadium anche se i precedenti storici e le statistiche sono a favore dei bianconeri
22.02.17, Porto, Estadio do Dragao, Champions League, ottavi di finale, PORTO-JUVENTUS - nella foto: ESULTANZA FINALE JUVENTUS
22.02.17, Porto, Estadio do Dragao, Champions League, ottavi di finale, PORTO-JUVENTUS - nella foto: ESULTANZA FINALE JUVENTUS

TORINO. Subire una rimonta partendo dal 2-0 dell'andata nello Stadium inviolabile, è poco probabile, ma guai ad abbassare la guardia.

Alla vigilia di Juve-Porto (l’altra partita della serata è Leicester-Siviglia: fischio d’inizio per entrambe alle 20.45), Allegri fa esibizione di prudenza: «Nel calcio - dice - non c'è mai una partita scontata. Certo che ci sono rischi contro il Porto, e tanti. Contro la Roma ha dimostrato di saper giocare questo tipo di partite». In un periodo in cui la Juventus è più che mai al centro delle polemiche, le risposte vanno date sul campo: «Dobbiamo pensare a lavorare e a questa partita» smorza il tecnico bianconero che però non perde occasione per esporre il suo pensiero: «Nella vita, come nello sport, ci sono delle regole, servono educazione e rispetto: quello che è successo venerdì è solo l'ultimo episodio di una lunga serie. Ma così non va bene: siamo arrivati al limite della follia».

Allegri sposta l'attenzione sulla Champions League e sul Porto, che «farà un'ottima partita. Dobbiamo indirizzarla come vogliamo noi, affrontarla come una gara secca senza pensare al 2-0 dell'andata ma cercando un'altra vittoria». I numeri sono dalla parte della Juventus: mai una squadra è riuscita a recuperare in Champions uno 0-2 alla Juve e nelle 36 occasioni in cui i bianconeri hanno vinto l'andata in trasferta hanno sempre passato il turno. A far da contraltare lo spettro del ko rimediato dalla Roma nei preliminari: «Ho fatto vedere ai ragazzi la partita dell'Olimpico per far capire come giocherà il Porto: sa quel che vuole, cercherà di tenere la partita aperta. Non sarà semplice per noi, per passare il turno servirà una grande partita».

Al centro del campo tornerà Marchisio, che sarà affiancato da Khedira o Pjanic, anche se la scelta pende più sul tedesco, mentre l'altro dubbio di Allegri riguarda la fascia destra, con Lichtsteiner in vantaggio sul brasiliano Alves. In attacco Higuain supportato da Mandzukic, Cuadrado e Dybala, ormai trasformato in trequartista da Allegri. «Non mi aspettavo di diventare un trequartista - spiega il giovane fuoriclasse argentino -: quando sono arrivato alla Juve, il mister mi ha fatto giocare in questa posizione, ma sono contento». Meno spazio in attacco ma le responsabilità proprie dei fuoriclasse, come il rigore decisivo con il Milan, «il più pesante della mia carriera», che ha dato alla Juventus «una carica in più per arrivare con più fiducia a questa partita». Gioie personali che non possono essere paragonate a quelle collettive: «Sono contento di come sto giocando, mi piacerebbe segnare di più, ma se la squadra andasse avanti senza che io segnassi, sarei comunque molto contento».

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