Juve, più Rossi che Aguero Agnelli-Moratti, è bufera

Scudetto 2006, il presidente bianconero: voglio rispetto verso la nostra società L’interista: quel titolo me lo tengo. La squadra di Conte in ritiro, a casa Sissoko
Per l'occasione la nuova collezione è stata indossata da Alessandro Del Piero (maglia da gara Home), Gianluigi Buffon (maglia da gara), Andrea Pirlo (maglia da gara Away), Fabio Quagliarella (linea Train per l'allenamento) e Claudio Marchisio (linea Express per il tempo libero). ANSA/ISM- HO EDITORIAL USE ONLY
Per l'occasione la nuova collezione è stata indossata da Alessandro Del Piero (maglia da gara Home), Gianluigi Buffon (maglia da gara), Andrea Pirlo (maglia da gara Away), Fabio Quagliarella (linea Train per l'allenamento) e Claudio Marchisio (linea Express per il tempo libero). ANSA/ISM- HO EDITORIAL USE ONLY

TORINO

Oggi si raduna la Juventus per iniziare il ritiro pre-campionato agli ordini del nuovo allenatore Antonio Conte. 28 i giocatori convocati, c’è Felipe Melo ma non Sissoko, che a questo punto è fuori del progetto tecnico del nuovo allenatore. Ma mentre la squadra si appresta a iniziare una stagione dalle grandi attese, la società gioca all’attacco su più fronti. Il presidente Agnelli, dopo il silenzio dei giorni scorsi sulla relazione del procuratore Palazzi, torna a chiedere giustizia e rispetto sulla vicenda dello scudetto 2005-2006. «Voglio rispetto verso la Juventus perchè ha fatto la storia del calcio italiano e ne ha una ultracentenaria. L’esposto di John Elkann del 28 aprile 2010 si basava sul principio della parità di trattamento».

Ma Agnelli manifesta anche un timore esplicito, «che si decida di non decidere». È quindi un messaggio, il suo, lanciato alle istituzioni sportive per far sì che si arrivi fino in fondo nella ricerca di verità e giustizia. «Siamo l’unica società che ha subito danni patrimoniali per diverse centinaia di milioni. Abbiamo la possibilità di agire fuori dalla giustizia sportiva ma ora non vogliamo e attendiamo la decisione del 18 luglio». Sull’argomento intervengono anche Buffon e Del Piero, ieri modelli per la presentazione delle nuove maglie della squadra. Cauto il capitano: «Aspetto l’evolversi della situazione e poi esprimerò il mio pensiero». Buffon, invece, si spinge fino ad auspicare che «sarebbe una bella soddisfazione ritrovarci questo scudetto vinto sul campo, sarebbe come vincerlo due volte».

Arriva una replica da Massimo Moratti: assicura che sarà un presidente pronto a combattere per la sua Inter e per i suoi tifosi. «Non mi passa nemmeno per la testa di abbandonare o di fare la vittima, per niente. Ci teniamo il titolo».

Il presidente Agnelli, però, attacca anche sul mercato, dopo che dalla Spagna sono giunte voci del rifiuto, da parte dell’Atletico Madrid, dei 32 milioni più Tiago offerti dai bianconeri per Aguero. «Cerchiamo giocatori di grande qualità ma non vogliamo partecipare ad aste». Le parole di Agnelli indicano la rotta che la Juve sta seguendo sul mercato. Tradotto»: più Giuseppe Rossi che Sergio Aguero. Il motivo è chiaro. Specifica il presidente bianconero: «Nonostante abbiamo le possibilità e contatti molteplici con diversi giocatori, acquisteremo alle nostre condizioni e non dopo un’asta scriteriata». E visto che su Aguero si sta scatenando una corsa al rialzo, con l’interesse di Real Madrid e Manchester City, ecco che la pista Pepito Rossi che ha un prezzo (25-30 milioni) e un ingaggio (4,5 milioni) più abbordabili, prende sempre maggior quota. E a centrocampo, la Juve pensa continuamente al cileno Vidal. Per l’apertura al secondo extracomunitario torna d’attualità il brasiliano del Lione, Bastos .

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