Juventus, ecco lo scudetto ma con un’ombra sulla festa

Battuta la Fiorentina e arriva l’ottavo trionfo consecutivo in campionato E Cristiano Ronaldo promette ai tifosi: «Resto al 1000 per cento»
Juventus' Mario Mandzukic (2L) jubilates with his teammates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Juventus FC vs SSC Napoli at Allianz Stadium in Turin, Italy, 29 September 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Juventus' Mario Mandzukic (2L) jubilates with his teammates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Juventus FC vs SSC Napoli at Allianz Stadium in Turin, Italy, 29 September 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. La gioia per lo scudetto, con la delusione nel cuore per la Champions appena sfumata per l'ennesima volta.

La tempesta di emozioni per la Juventus e i suoi milioni di tifosi si chiude con la soddisfazione dell'ottavo titolo consecutivo, un record assoluto per tutti i campionati più importanti. Con cinque giornate di anticipo, come in passato sono riusciti, in serie A, a fare solo il Grande Torino, la Fiorentina e l'Inter.

L'ultimo sforzo per conquistare lo scudetto già messo in cassaforte da mesi è stato il 2-1 in rimonta contro la Fiorentina. Bastava un punto per avere la certezza aritmetica, e invece ne sono arrivati tre, appena la Juve è riuscita a tornane lucida, dopo che la Fiorentina e le scorie della notte europea l'avevano quasi tramortita.

Viola in vantaggio dopo 6', con Milenkovic abile a sfruttare le indecisioni di Szczesny e Rugani: palo e traversa di Chiesa, salvataggio di Bonucci sul cross di Simeone per lo stesso attaccante che, quando è poi stato sostituito, ha diviso il pubblico dell'Allianz: applausi e fischi. Il pareggio di Alex Sandro, un colpo di testa in tuffo sul calcio d'angolo di Pjanic, e il 2-1 decisivo grazie all'autogol di Pezzella in anticipo su Bernardeschi sull'assist costruito da Ronaldo con un'accelerazione pazzesca, saltando come un birillo il difensore.

A CR7 è mancato il gol, sarebbe stato il suo 600.mo nella carriera con squadre di club. L'ha cercato in tutti i modi, ma a parte lo scatto bruciante per il 2-1, del suo repertorio non si è visto quasi niente, nel pomeriggio del tricolore. Anzi, un tiraccio all'inizio finito neppure sul fondo, una palla svirgolata a centrocampo, tanti contrasti persi. Vedendolo un po’ depresso e dispiaciuto, Allegri, quando il portoghese è passato dalle sue parti per una rimessa laterale, gli ha battuto tre pacche sulle spalle. Ronaldo ha vinto comunque il suo primo scudetto italiano e ha assicurato di volere continuare la serie con la maglia bianconera. «Resterò alla Juve al mille per cento», la sua promessa, dopo la festa in campo, con il capo coperto della schiuma bianca che gli ha sparato Cuadrado, canticchiando l'inno della Juventus. A proposito di annunci e promesse. «Dybala è un giocatore della Juve e resta alla Juventus» ha ieri sera detto Fabio Paratici, chief football officer della Juve dopo la vittoria dello Scudetto. Quindi anche la Joya è stata tolta dal mercato...

Tornando alla partita che ha sancito l’ottavo titolo consecutivo, va aggiunto che la Fiorentina ha fatto il suo dovere fin all'ultimo, cercando con determinazione almeno un pareggio di prestigio che comunque non avrebbe rovinato la festa bianconera, con l'obiettivo prioritario di prepararsi alla seconda semifinale di Coppa Italia, in programma giovedì a Bergamo in casa dell’Atalanta.

Poi, al triplice fischio finale, la festa bianconera, più sobria del solito, ma festa comunque come al solito: i giocatori in campo in cerchio a saltellare, il ringraziamento alle curve, i magnum di spumante per brindare. Brindisi ed entusiasmo nello spogliatoio quando tutti hanno indossato la maglia celebrativa con il numero 8, e Allegri, pure lui inzuppato si spumante, ripeteva «bravi bravi». All'esterno dell'Allianz Stadium il tricolore è stato aggiornato con il numero 37, tanti quanti sono gli scudetti nella bacheca bianconera, compresi però i due che la Federcalcio ha tolto alla società bianconera dopo le sentenze di Calciopoli. Il Napoli è lontano 20 punti, le altre ancora più indietro: il dominio in Italia è stato totale. La Juve è pronta a mettere in cantiere la squadra con l'obiettivo del nono scudetto di fila ma soprattutto la squadra del rinnovato assalto alla Champions. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo