Karate Do argento per “colpa” del pullman

Gli atleti della Devivi secondi a Pesaro. Ma alcuni saltano le ultime gare

TRIESTE. Karate Do Trieste d’argento nel campionato nazionale dell’US Acli che si è disputato a Pesaro ed al quale hanno preso parte 600 atleti da dieci regioni. Il forte team triestino guidato da Anna Devivi si è reso protagonista di una prova straordinaria che ha visto i 35 atleti del Karate Do conquistare 36 medaglie, di cui otto d’oro. Il diciassettenne Ion Jornea è salito sul gradino più alto del podio pesarese per ben tre volte, risultando il migliore nel kata, nel kumite tradizionale e nel kumite sportivo, ma hanno messo al collo la medaglia d’oro anche Emma Plani, Lorenzo Bernardini, Nicole Santorsola e Teresa Serra nel kata ed Ilya Raschevski nel kumite sportivo. Le medaglie d’argento conquistate dai triestini sono state dodici per merito di Paolo Perucci, Marco Stebel, Irene Zebochin, Margherita Plani, Rocco Bernobich (kata), Mauro Bonetti, Rocco Bernobich, Emma Plani (kumite tradizionale), Gabriele Edomi, Gabriele Scuracchio, Daniele Dagri, Jacopo Brandolin (kumite sportivo) e ben sedici le medaglie di bronzo, che sono andate al collo di Marta Camana, Gabriele Edomi, Ilya Rascevski (2 volte), Fabiana Corda, Margherita Plani, Aris Milani, Caterina Palmolungo, tutti classificati al terzo posto, ma anche di Camilla Puopolo, Carolina Zamolo, Alessio Kodarin (2 volte), Gabriele Edomi, Daniele Dagri, Lorenzo Bernardini, Rocco Bernobich, che si sono classificati al quarto posto, ma ugualmente premiati sul podio. Nonostante tutto il risultato sarebbe potuto essere ancora migliore, in quanto l’imprevisto allungamento dei tempi di gara ed una clausola nel noleggio del pullman hanno costretto il team Karate Do Trieste a ripartire per Trieste prima che nove atleti potessero disputare la gara di kumite sportivo. Ad approfittarne è stato il Kyo Sei Liguria, che si è aggiudicato il primo posto, ma il Karate Do Trieste ha festeggiato ugualmente per tutte le medaglie conquistate e per non aver pagato la penale dovuta nel caso si fosse partiti in ritardo.

Enzo de Denaro

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