La crociata a salvaguardia del mare di Pelaschier e Bellini su “Viriella”

Due testimonial d’eccezione, Mauro Pelaschier ed Alex Bellini, la barca più grande della Barcolana, il maxidolphin Viriella, e un progetto ambizioso: difendere il mare dopo che l’uomo lo ha inquinato per anni. Lo Yacht club Costa Smeralda, durante l’edizione numero 50 della regata più “affollata” del mondo, rilancia il progetto della “One ocean foundation” perché «c’è troppa ignoranza su un tema così importante come il mare» ha spiegato il segretario generale, Jan Pachner, che ha ricordato, un anno dopo il lancio del progetto coinciso con i 50 anni dello Yacht club, la Charta Smeralda che si può firmare in rete all’indirizzo 1ocean.org.
Durissimo il commento di Mauro Pelaschier «se metto una mia foto con Cino Ricco su Facebook ottengo 50mila like, per qualcosa di così importante siamo a quota 2.500 sottoscrizioni, questo è inaccettabile. Nel giro dell’Italia che ho fatto questa estate ho visto un mare sporco in superficie e non oso immaginare cosa ci sia sotto, dove c’è anche la vita.
Per fortuna i giovani sono molto più propensi di noi nel rispettare un elemento così importante. Auspico anche che il mondo della scienza possa trovare un modo per eliminare la plastica che abbiamo creato».
Alex Bellini, dopo aver attraversato a remi il Pacifico e l’Atlantico, percorrerà i 10 fiumi più inquinati del mondo (8 sono in Asia e 2 in Africa) «perché non possiamo più continuare a fare finta di nulla.
Viviamo in un'epoca in cui siamo troppo lontani dall’ambiente nonostante ci siano tutte le possibilità per tutelarlo»
Infine Mitja Gialuz, presidente della Barcolana, che ha ricordato le parole di Marina Abramovic “siamo un puntino blu nell’universo nero” «per quarant’anni abbiamo inquinato ora dobbiamo promuovere comportamenti virtuosi, in particolare verso i bambini che poi riescono a influenzare anche al vita degli adulti. Alla fine siamo tutti sulla stessa barca».
La Charta Smeralda è un impegno semplice che prevede di utilizzare il più possibile risorse naturale riducendo al massimo l’uso della plastica, poi la preservazione dell’habitat naturale e marittimo ed un consumo energetico che deriva da energie rinnovabili. —
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