La favola di Alice: da giovane speranza a giocatrice di A1

La triestina Sartori (classe 1999) dall’Evs alla Yamamay l’aspettava la B2 per crescere e ora fa il cambio alla Diouf
Di Andrea Triscoli

TRIESTE. Protagonista in serie A1 femminile con l'ambita maglia della Yamamay Busto Arsizio. Non fatela smettere di sognare, perchè nel giro di poco tempo Alice Sartori, classe 1999, ha bruciato le tappe e raggiunto le mete più incredibili.

Giunta in Lombardia dopo aver salutato l'Eurovolleyschool, le amiche e la famiglia, più che altro con l'ambizione di crescere e di fare un bel campionato con le giovani o giovanissime della serie B2 affidate a Tammone, la "mula" Alice ha subito spiccato per atletismo e doti fisiche, venendo così chiamata dal santone del volley azzurro Marco Mencarelli (allenatore della Uyba), a fare parte della rosa della prima squadra.

In punta di piedi, con calma, avendo tutto da imparare da un ambiente nuovo, e al contempo affascinante. Dapprima, come detto, le convocazioni in prima squadra, poi, a fine novembre, in una domenica che la ex evssina non dimenticherà mai, ecco l'esordio ufficiale in serie A1, con il coach che la sceglie per dare fiato a Valentina Diouf. Non ad una qualunque, ma alla Diouf bomber incensato della formazione bustocca e colonna portante della Nazionale azzurra. Quel giorno, contro la Savino Scandicci, finisce 2-3 in favore delle lombarde, e la Sartori realizza così il sogno di calcare per ben due set il campo di una gara ufficiale di massima serie, davanti a tv e riflettori. Felicissima del risultato e della sua prova, Alice, catapultata questo è vero, nel paese delle Meraviglie, non si sarebbe aspettata di venir schierata in campo e che ne fossero richiesti i servigi. Ma la concentrazione ha subito preso il posto dell'agitazione e delle emozioni iniziali.

Nella partita successiva poi, in casa, davanti al proprio pubblico, un pubblico numeroso colorato e animato come in pochi palasport in Europa, contro il Bisonte Firenze, ecco giungere i primi 2 punti in A firmati da sue conclusioni. E nella giornata successiva, con l'impegno a Treviso al Palaverde di Villorba contro Conegliano, ecco l'incontro con gli ultras personali: genitori, familiari e amici vanno direttamente nella Marca a seguirne le gesta. Oramai in pianta stabile in prima squadra in campionato, il mese di dicembre ha portato in casa Sartori un altro regalo: l'esordio ufficiale nelle coppe europee. Il 15 dicembre debutto nei 32simi di finale di Coppa Cev in casa contro il Vdk Gent, sconfitto per 3-1 dalle farfalle Uyba. Riposo totale per la Diouf che aveva saltato il match con Conegliano e lamentava problemi alla schiena, e spazio dunque per la Sartori, che realizza i suoi primi punti anche in Cev, contribuendo a abbattere le rivali belghe, nella serata di gloria della Martinez. Al ritorno, con altri 2 punti, la triestina partecipa al 3-0 inferto dalla Unet al Gent, e può così trovare il tempo di festeggiare il Natale in famiglia.

Nei sedicesimi di finale, nel prossimo turno di Cev Cup, la Uyba affronterà il Maritza Plovdiv. Alti e bassi, viaggi, tanta nostalgia e stanchezza: questi gli aspetti negativi di cui la giovane ala può lamentarsi nel breve periodo, ma il tutto, ammette lei stessa, viene ripagato dalla fiducia dell'ambiente Yamamay, da uno staff tecnico che crede in lei, e dallo stimolo di potersi allenare e confrontare quotidianamente con campionesse e atlete di prim'ordine. Per una ragazzina che era andata a Busto per giocare solo in B2 o nelle giovanili, davvero un bel balzo in avanti.

In questi giorni il breve soggiorno triestino, a ricaricare le batterie, a condividere in famiglia le emozioni per quanto vissuto in poche settimane, e, perchè no, imprimersi sulla pelle il ricordo di questa fase della vita: Alice Sartori ha voluto difatti farsi tatuare un arco, una freccia ed una data sottostante, la data del suo trasferimento. Tutti simboli di una vita che cambia, che migliora, che va oltre, simboli e segni permanenti sul corpo (d'atleta), di un passaggio sofferto, emozionante, pieno di risvolti, ad una nuova vita. Alla maturità in un certo senso. La "mula" si è trasformata dunque in "farfalla" (simbolo e nomignolo delle componenti della Yamamay, ndr), e il sogno è già realtà. Non c'è tempo per rifiatare: il 2017 le porta subito in dote un doppio impegno contro Novara nei quarti di Coppa Italia: auguri Alice, scaglia le tue frecce al di là della rete!

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