La Figc Fvg lancia l’allarme arbitri: «Tante rinunce a causa dei tanti insulti ricevuti in campo»

Il presidente regionale Canciani denuncia un clima di intolleranza verso i direttori di gara e lancia il progetto: «Istituiremo un commissario di campo per monitorare anche i casi di razzismo»

Riccardo Tosques
Ermes Canciani, presidente Figc-Lnd Fvg (Foto Petrussi)
Ermes Canciani, presidente Figc-Lnd Fvg (Foto Petrussi)

TRIESTE. «Gli arbitri sono una componente basilare del calcio, ma purtroppo siamo giunti ad un bivio: bisogna necessariamente iniziare a educare i tifosi ma anche i giocatori a non insultare i direttori di gara, altrimenti ne rimarremo senza».

È un vero e proprio appello quello lanciato dal presidente regionale della Figc-Lega Nazionale Dilettanti Ermes Canciani che racconta lo stato di salute dello sport più praticato in Friuli Venezia Giulia tra presente e progetti futuri.

Canciani, è stata sostanzialmente clamorosa l’assenza degli assistenti di linea nei match della Coppa Italia di Promozione disputati in questi giorni. Come si è arrivati a questa situazione?

«Negli ultimi tempi, forse a causa anche del clima venutosi a creare con la pandemia, abbiamo avuto sempre maggiori episodi di intolleranza nei confronti degli arbitri, che peraltro, soprattutto a livello giovanile, sono perlopiù dei ragazzi molto giovani. Ad un certo punto le persone si stufano di essere apostrofate in malo modo dalle tribune e non solo. Non nascondo quindi che in questo inizio stagione ci stiamo trovando un pochino in difficoltà».

C’è dunque una connessione con la decisione di far svolgere obbligatoriamente numerosi anticipi al sabato?

«Sì. Se le partite si svolgessero tutte alla domenica saremmo in crisi. Anche per questo motivo, qualche giorno fa, ho chiesto alle società di trovare una collaborazione per poter andare ad anticipare il maggior numero di gare».

Oltre alla questione arbitri, nell’ultima stagione ci sono tanti anche diversi episodi di razzismo ai danni di giocatori e tifosi.

«Purtroppo confermo. Per fronteggiare questa situazione complessivamente spiacevole da quest’anno il Friuli Venezia Giulia adotterà un progetto sperimentale, che l’anno scorso in Sardegna ha dato dei buoni esiti, per monitorare le cosiddette partite “a rischio” o di cartello».

Come verranno monitorate le partite “a rischio”?

«Dalla Lega verrà inviato un commissario che monitorerà la “situazione ambientale”. Ogni fine settimana dovremmo averne quattro, uno per ogni provincia. Quindi quattro campi alla settimana saranno controllati. Ma l’obbiettivo è di cercare di ampliare il focus su più terreni di gioco ogni fine settimana».

Parliamo di calcio giocato. A che punto è la riforma dei campionati?

«Vogliamo affrontare la questione in modo ampio e netto. Parliamo di un progetto che dovrà essere gestito concretamente nei prossimi tre-quattro anni e che verrà affrontato con una serie di riunioni a livello interterritoriale».

È vero che il campionato di Promozione avrà un unico girone come l’Eccellenza?

«Sì, è vero. Innanzitutto, come già anticipato, vogliamo portare in due anni l’Eccellenza da 20 a 16 squadre. Poi la Promozione avrà un unico girone anch’esso da 16 squadre. Ma non solo. Anche alla Prima Categoria verrà decurtato un raggruppamento: da tre si passerà a due gironi, sempre da 16 squadre ciascuno».

Tornerà anche la Terza Categoria?

«Il progetto di riforma dei campionati prevede il ritorno della Terza Categoria e contestualmente la creazione di soli tre gironi di Seconda Categoria».

Ci sono novità in vista per la questione dei giovani giocatori fuoriquota?

«Quest’anno sono richiesti minimo 6 fuoriquota per rosa, ma non ce ne sono: calciatori validi delle annate 2004 e 2003 sono merce rara. Il prossimo anno quindi chiederemo l’obbligo di un solo fuoriquota come accade già in Veneto, nel Trentino e in Alto Adige. Capiamo che questo andrà a cozzare con il premio di valorizzazione dei giovani istituito a livello nazionale che garantisce 72mila euro al Friuli Venezia Giulia. L’obbiettivo è di dimezzare del 50% il premio di valorizzazione. Inoltreremo presto una richiesta formale a Roma».

Caro bollette. Qual è il termometro della situazione tra i club regionali?

«Grazie alla Regione Fvg, tramite l’intervento del Coni, l’importo è stato calmierato fino al 2024. Certo è che la situazione è preoccupante perché sappiamo che le spese sono aumentate su più fronti. A tale proposito non posso non ricordare il valore sociale del calcio che rimane, ricordiamolo, di gran lunga lo sport con più tesserati in Fvg».

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