La Juve chiede danni per 450 milioni

Ricorso al Tar del Lazio contro la Figc. Agnelli: «È solo la prima delle azioni legali»
© Filippo Alfero / Sync Juventus vs Palermo - Serie A 2010 / 2011 Torino, 23/09/2010 sport calcio Nella foto: Andrea Agnelli
© Filippo Alfero / Sync Juventus vs Palermo - Serie A 2010 / 2011 Torino, 23/09/2010 sport calcio Nella foto: Andrea Agnelli

TORINO

Per Juventus e Inter la Federcalcio ha usato due pesi e due misure. È la tesi della società bianconera che ricorre al Tar del Lazio contro la Figc per chiedere un risarcimento «degli ingenti danni», «stimati in diverse centinaia di milioni di euro» che avrebbe subito per i provvedimenti presi nel 2006 e nel 2011: prima l’assegnazione all’Inter dello scudetto 2005/2006, la stagione in cui scoppiò Calciopoli e la Juventus fu retrocessa in serie B, e poi la mancata revoca di quella decisione. Complessivamente il maxi risarcimento ammonterebbe a circa 450 milioni.Il presidente bianconero Andrea Agnelli spiega: «È la prima delle sette azioni che avevamo annunciato in agosto. Vogliamo che si faccia chiarezza sugli atti della Figc: o si è sbagliato prima, o si è sbagliato adesso». L’iniziativa della Juventus, «contro la Figc e nei confronti dell’Inter» diventa di dominio pubblico proprio mentre a Milano Michel Platini, grande vecchia gloria bianconera, riceve il premio dedicato a Giacinto Facchetti, il compianto dirigente nerazzurro che anche sul campo è stata una delle bandiere della società guidata da Moratti. Il presidente della Figc Giancarlo Abete, stigmatizza: «È un diritto della Juventus portare avanti la battaglia, ma - commenta - sarebbe stato opportuno che ciò avvenisse in un’altra giornata». Sulla coincidenza delle date, Moratti è un maestro di fair play: «Non credo che il cattivo gusto arrivi fino a questo punto». Sta di fatto che la Juventus, a pochi giorni dalla sentenza di Napoli che la società ha interpretato come il riconoscimento dell’estraneità della società rispetto ai comportamenti del suo ex direttore generale Luciano Moggi, riparte all’attacco sullo scudetto di cinque anni fa, revocato dopo il successo dei bianconeri sul campo. Le decisioni legate a quel titolo conteso - è la tesi della Juventus - evidenzierebbero disparità di trattamento e «un danno ingiusto subito dall’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa (assegnando all’Inter il titolo del 2006 mentre la Juve veniva condannata alla B, ndr) e dal mancato esercizio di quella obbligatoria (rigettando il ricorso bianconero il 18 luglio di quest’anno, ndr)». Con il ricorso ai giudici amministrativi, la Juventus «intende far accertare la mancanza di parità di trattamento e le illecite condotte che l’hanno generata».

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