La Juventina fermata in casa Haxlja fa sorridere il Costa

GORIZIA. Un Costalunga cinico e tostissimo vince 1-0 e appesantisce il carnevale triste della Juventina.
Che già non poteva sorridere, dopo aver perso nei giorni scorsi Danilo Peterin, ex giocatore, dirigente e storico appassionatissimo tifoso (tutti a Sant'Andrea ricordano l'inno della squadra suonato dalla sua fisarmonica), stroncato da un malore.
A lui è stato dedicato un commosso minuto di silenzio in apertura, e, forse, anche per la testa piena di pensieri ed il cuore pesante, la Juventina ha vissuto una delle partite più grigie della sua stagione. Sarebbe comunque ingeneroso anche togliere meriti al Costalunga, che ha stretto i denti nel primo tempo, ha colpito nell'unica vera sortita offensiva e poi ha controllato con tranquillità nella ripresa, prendendosi a Gorizia tre punti pesantissimi in ottica salvezza. Dopo il tributo a Peterin e il fischio d'inizio, la partita ci mette un po' a decollare.
Passa un quarto d'ora prima del colpo di testa di Morsut che per primo si fa vedere nell'area del Costalunga. Da quel momento in poi, la Juventina sembra prendere decisamente in mano il match, e la traversa di Bardini al 17', con deviazione su sponda aerea di Popovic, pare il preludio di un vantaggio imminente. Non sarà così.
La Juventina preme e il Costalunga ci prova solo con un destro potente ma lontano dal bersaglio di Del Moro al 27', mentre Bardini è ancora pericoloso al 33', chiamando due volte all'intervento da distanza ravvicinata Zetto al 33'. Passano due minuti ed è Novati a mettere i brividi all'estremo triestino, con un bolide dal limite che sibila a pochi centimetri dal palo.
Al 37' Bon tocca il primo pallone anticipando in uscita Sistiani, ma quando il tè è già pronto negli spogliatoi arriva a sorpresa il vantaggio del Costalunga: azione personale e serpentina vincente di Haxlja, che è freddissimo poi a bucare il numero uno di casa. E' una doccia gelata per la "Juve", che nella ripresa, pur provando a cambiare il match, non trova lo straccio di un tiro in porta nella prima mezz'ora.
E' il 32' quando Novati appoggia di testa, fuori equilibrio, tra le braccia di Zetto. Ancora Xhalja spaventa Bon con una girata alta al 35', e negli ultimi minuti la Juventina prova l'assedio, infruttuoso, con i tentativi di Morsut (di testa, parato, e di piede, alto) e di Sant.
Nulla da fare, altri tre punti contro una squadra di bassa classifica che se ne vanno, e con loro, forse una fetta di titolo, se il Ronchi ne approfitterà.
Marco Bisiach
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