La panchina dell’Udinese resta ancora in bilico Nicola dopo Velazquez?

UDINE
Ventiquattro, ora quarantott’ore di riflessione. A Udine, quartiere dei Rizzi, negli uffici dell’Udinese allo stadio Friuli, si sfoglia la margherita. Che fare di Julio Velazquez, l’hombre di Salamanca portato a sorpresa in estate da Gino Pozzo in Italia e ora destinato a tornarsene a testa bassa a casa? La sua Udinese gioca bene, costruisce palle gol in serie (a Empoli, per dire, 60,6% di possesso palla, 20 conclusioni, delle quali nove nello specchio della porta, 14 calci d’angolo a favore, anche una traversa...), ma non segna. Manco su rigore, come accaduto domenica. E se non segna non vince. E nemmeno pareggia. E adesso è terz’ultima.
Dunque, come accade sempre in questi casi, l’allenatore sta per saltare. Anche perché Gino Pozzo, che pure ha sulla coscienza l’ennesima campagna estiva che tutto è fuorché di rafforzamento («tanto ce ne sono sempre tre peggio di noi» il ragionamento) non può esonerare se stesso.
Domenica il direttore generale bianconero Daniele Pradè aveva annunciato per ieri riunioni decisive. Tutto rinviato a oggi? «Vogliamo parlare anche con il tecnico» ha spiegato motivando il rinvio. E il tecnico ieri era impegnato a Coverciano.
Intanto, ecco i candidati alla sostituzione. In pole position c’è Davide Nicola mentre resta comunque aperta la suggestione Enrique Sanchez Flores, 53 anni, madrileno, per gli amici Quique, già tre anni fa a libro paga dei Pozzo avendo allenato il Watford in Premier League. In alternativa Massimo Carrera. Chi vivrà vedrà... —
G.Bar.
Riproduzione riservata © Il Piccolo