La Roma chiede scusa «A Barcellona prova imbarazzante»

ROMA. Un messaggio ai tifosi, uno a tecnico e squadra. Dopo l'umiliante ko patito in Champions League, la Roma esce allo scoperto e per bocca del suo direttore generale, Mauro Baldissoni, chiede...
24.11.15, Barcellona,Camp Nou, Champions League, BARCELLONA-ROMA - nella foto: Lionel Messi
24.11.15, Barcellona,Camp Nou, Champions League, BARCELLONA-ROMA - nella foto: Lionel Messi

ROMA. Un messaggio ai tifosi, uno a tecnico e squadra. Dopo l'umiliante ko patito in Champions League, la Roma esce allo scoperto e per bocca del suo direttore generale, Mauro Baldissoni, chiede scusa alla piazza giallorossa. «Siamo molto dispiaciuti, abbiamo provato imbarazzo a Barcellona. Quella partita può essere definita solo imbarazzante - le parole del dg -. Chiediamo scusa ai nostri tifosi e soprattutto a quelli che hanno viaggiato fin lì. Al Camp Nou la bandiera della Roma è stata tenuta alta da loro, alla squadra ciò non è riuscito».

Nel mirino, quindi, Rudi Garcia e squadra, protagonisti di una pessima figura in mondovisione. Il tecnico francese non rischia il posto al momento («è assurdo dover ripetere ogni settimana che non è in discussione» ricorda Baldissoni), ma a fine stagione un eventuale bilancio negativo poterà alla rottura anticipata del rapporto. «Allenatore e giocatori sono valutati per i risultati, ma non domenica dopo domenica - sottolinea il dg -. Il giudizio e le decisioni definitive sul futuro non possono cambiare a ogni partita, non sarebbe serio e non è quello che intendiamo fare. Alla lunga ognuno sarà responsabile dei risultati che porterà».

Risultati che al momento sono ancora alla portata della Roma. «Siamo una squadra che ha obiettivi importanti e raggiungerli sarebbe un ulteriore progresso e un miglioramento rispetto agli anni precedenti - rivendica Baldissoni -. Se dovessimo passare il turno in Champions, come crediamo sia possibile, e continuare a lottare per vincere in Italia, vorrebbe dire aver ancora migliorato il risultato tecnico». Prima di pensare a un luminoso futuro, tuttavia, bisogna fare i conti con un presente a tinte fosche.

«Non c'è alcun motivo per deprimerci. Siamo più arrabbiati e consapevoli di prima. Questa squadra a volte ha cadute inattese, evidentemente il processo di maturazione che ci aspettiamo non è terminato» conclude Baldissoni.

Riproduzione riservata © Il Piccolo