Le isontine senza sorrisi Ma due fanno harakiri

MONFALCONE. È stata la giornata delle occasioni perse, la quarta d’andata in C Silver, per le tre compagini provinciali, tutte sconfitte in impegni sulla carta abbordabili. La Geoclima Fogliano e la Pallacanestro Grado sono quelle che possono recriminare di più con se stesse, perché quando segni 50 punti nei primi due quarti e solo 13 nei successivi due (Fogliano) o tiri con il 38% ai liberi in una gara persa 54-52 (Grado) puoi solo mangiarti le mani. L’Aibi, che all’intervallo lungo conduceva 50-36, si è completamente spenta (solo 2 punti nel terzo periodo) uscendo battuta 71-63 a Codroipo. Davide Dreas, 16 punti, il top scorer. «Durante l’intervallo ho chiesto alla squadra di fare molta attenzione nei primi minuti del terzo quarto, prevedendo una loro reazione e una difesa più aggressiva - racconta coach Zuppi - : è arrivato un parziale di 11-0 in pochi minuti a loro favore e da lì in poi abbiamo faticato. Va dato atto a Codroipo di aver fatto valere la sua superiorità fisica, noi nella fase cruciale abbiamo costruito anche dei buoni tiri, ma li abbiamo sbagliati e siamo andati in tilt. Va trovato l’equilibrio necessario nelle situazioni offensive quando l’avversario aumenta l’aggressività».
Medie “oscene” al tiro (così le definisice coach Lucio Miani) hanno vanificato lo sforzo difensivo di Grado, che a Pordenone ha tenuto il Sistema a 54 punti, ma non è riuscita a sbloccarsi e ora occupa da sola l’ultima posizione in classifica. «Abbiamo tirato dalla lunetta con il 38% e segnato una tripla in tutta la partita (con Vesco, ndr) - spiega il tecnico goriziano - abbiamo attaccato bene solo negli ultimi 6’, abbiamo anche ripreso in mano la gara da -16, ma non è bastato. Loro hanno segnato l’ultimo tiro, noi abbiamo sbagliato i liberi del pareggio». I gialloblù cercheranno il riscatto già domani sera nell’anticipo casalingo (ore 21) con il Bor Radenska. Ancora senza Canciani e con Lugnan acciaccato al ginocchio tenteranno di fare lo sgambetto ai triestini, primi e ancora imbattuti, nel più classico dei testacoda.
Più attenuanti per la Ferroluce Romans, che a Trieste ha ceduto alla Servolana (74-64 il finale) in una gara nella quale ha dovuto fare a meno di Franz, perno dell’attacco di coach Zavrtanik. L’Asar ha rimontato il -12 del 10’, ma non è riuscita a concretizzare il sorpasso (+1) ottenuto nel terzo quarto. Gli isontini tornano però a casa registrando altre due buone prestazioni dai giovani Paradiso (19 punti) e Crevatin (13), sempre più protagonisti. «L’assenza di Franz ci ha condizionato pesantemente - ammette il presidente Calligaris - già non abbiamo un roster lunghissimo, alla lunga abbiamo pagato lo sforzo e le rotazioni corte. Peccato, perché poteva essere una buona occasione per trovare due punti fuori casa».
Michele Neri
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