Lele Rossi: «Torno dai rivali preferiti»

Il centro è uno dei punti di forza della formazione lombarda: «Venire a giocare a Trieste per me è sempre un piacere»

TRIESTE. «Il pubblico triestino, ognuno el rispetto del proprio ruolo, mi ha sempre dimostrato affetto. Ricordo i play-off con Chieti e la finale promozione per salire in Legadue: era il 14 giugno 2012. Settemila tifosi sugli spalti, uno spettacolo incredibile. Perdemmo ma alla fine, sia sul campo che poi nei social, ricevetti tante attestazioni di stima. Ne parlavo con mia moglie e gli amici: per me, venire a giocare a Trieste, è sempre un piacere».

Emanuele Rossi, centro della Remer Treviglio, inquadra così gara1 del primo turno play-off contro l'Alma. Serie che rappresenta il premio alla splendida stagione disputata dalla compagine bergamasca. «Una stagione incredibile, davvero - continua Rossi- Abbiamo centrato un traguardo che pochi immaginavano perchè se è vero che in cuor nostro avevamo la voglia e la speranza di sorprendere un po' tutti è anche vero che in partenza nessuno avrebbe scommesso su di noi. E invece, dopo una falsa partenza, a cavallo di dicembre e gennaio abbiamo inanellato una serie di risultati positivi che ci hanno permesso di scalare la classifica».

La crisi inattesa poi il finale di stagione regolare condito da tre successi consecutivi tra cui la vittoria in rimonta a Tortona che ha regalato a Treviglio la sfida contro Trieste. Due squadre che hanno una filosofia che per certi versi si assomiglia. «Anche a noi come all'Alma piacciono i ritmi alti - sottolinea Emanuele - Quando corriamo riusciamo a esprimere meglio il nostro potenziale. Il problema è che i ritmi alti piacciono anche all'Alma per cui dovremo trovare il giusto equilibrio sul parquet».

Idee chiare da parte di Rossi su quelle che sono le qualità di Trieste. «È una squadra esperta - conclude il centro della Remer - con una panchina molto lunga e un atletismo che forse in questo campionato non ha nessuno. Far correre gente come Parks e Green diventa un problema per chiunque, noi dovremo essere bravi a limitare la loro esuberanza. Il nostro obiettivo? Sappiamo che tutte le partite partono da zero a zero, il nostro obiettivo è giocare al massimo ogni singolo possesso per cercare de rendere la vita difficile ai nostri avversari». (lo.ga.)

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