L’Itala conferma di non essere all’altezza della serie D

GRADISCA. C’è tanta amarezza in casa dell’Itala San Marco dopo la sconfitta contro il Montecchio, il quarto stop consecutivo, troppi per una squadra che – seppure in extremis – pareva avere...

GRADISCA. C’è tanta amarezza in casa dell’Itala San Marco dopo la sconfitta contro il Montecchio, il quarto stop consecutivo, troppi per una squadra che – seppure in extremis – pareva avere finalmente rialzato la testa. E invece, quando anche la matematica ha espresso la sua sentenza, la giovane ciurma di Giuliano Zoratti si è ancora una volta confermata non all’altezza della serie D.

Il tecnico degli isontini non nasconde la propria delusione. Archiviata la retrocessione, sperava perlomeno che i suoi chiudessero in maniera dignitosa. E invece mercoledì al “Colaussi” è andato in scena l’ennesimo psicodramma: squadra avanti di un gol (il rigore dello specialista capitan Piscopo) e con l’uomo in più per un’ora, la compagine biancoblù non è riuscita ad arginare le maggiori motivazioni dei vicentini. «Speravo in un atteggiamento più maturo da parte soprattutto di alcuni elementi – spiega il tecnico -. Ormai lo ripeto da settimane, sarebbe nel loro interesse lasciare un buon ricordo in questa categoria e continuare a fare i calciatori in campionati di un certo livello».

Luigi Murciano

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