Lo scudetto dell’Edera un trionfo multietnico

di Riccardo Tosques
TRIESTE
L’Edera è l’Inter dell’hockey inline. Il presidente rossonero Alessandro Claut e il suo ds Roberto Florean (entrambi nerazzurri doc) non possono che condividere. L’analogia con la formazione del presidente Moratti ci sta tutta. Perché? Basti vedere la rosa dei giocatori in forza alla squadra giuliana reduce dal suo primo storico scudetto: due statunitensi, quattro sloveni e una pattuglia proveniente da mezz’Italia. Ma chi sono dunque gli eroi che hanno consegnato a Trieste (e alla regione Friuli Venezia Giulia) l’unico titolo tricolore di squadra del 2011?
Partiamo dal ruolo più delicato di questo sport: i portieri. Ben quattro i goalie che si sono alternati durante la stagione. Il più importante è l’aretino Marco Peruzzi (classe 1983) titolare di un'agenzia di web marketing in Toscana, ancora alla ricerca (incredibilmente) di una convocazione in azzurro. Dietro a lui il ghiacciaiolo bolzanino Massimo Camin (1988) delle Aquile Pontebba, impiegato alle poste, ed i triestini Alessio Dudine (1995) ed Enrico Pizzarello (1992). In difesa invece spicca su tutti il capitano milanese Patrik Frizzera (1981), organizzatore di eventi. In prima linea poi il ghiacciaiolo di Merano Andreas Lutz (1986), gestore di un bar assieme al padre, il giocatore professionista di Lubiana Rok Simsic (1983), lo studente statunitense di psicologia Dominic Mariotti (1987), originario del New Jersey, il trentino Andrea Ambrosi e il veterano Fabio Armani, entrambi del 1974. Ancor più nutrito il reparto offensivo. Svettano l’americano Stephen Klenk (1986) studente alla Newmann University, il lubianese Gregor Krivic (1984) bomber del team e campione nazionale in Slovenia col City Park Strele, commesso in un negozio di prodotti per automobili, il fisioterapista di Forlì Salvatore “Pluto” Sorrenti (1978) che opera presso la Fondazione Don Gnocchi, il romano Matteo Andreotti (1985), il furetto lubianese Simon Zerdin (1986), lo studente universitario di Varese Michael Mazzacane (1988) e il giovane triestino Jacopo Degano (1995) iscritto al conservatorio “G. Tartini”, futuro pianista.
Durante il lungo campionato hanno preso parte all’avventura ederina anche Emanuele De Vonderweid, Stefano Famea e Kevin Pirkner. Un ruolo fondamentale è stato occupato anche dal lubianese Boštjan Kos (1976) giocatore prima e tecnico poi negli ultimi decisivi due match al posto del connazionale Dejan Rusanov (1972). Da non dimenticare infine l’apporto fornito dall’attaccante veneziano Walter Widmann scomparso nel novembre del 2010 a soli 28 anni. A lui la dedica più sentita dei compagni e della società per questo storico titolo tricolore.
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