Lo Skating Club Gioni con 120 pattinatrici ha festeggiato 25 anni
TRIESTE
L'associazione dilettantistica Skating Club «Gioni» Trieste ha compiuto nel 2007 i suoi primi 25 anni di vita. La sua lunga storia, però, affonda le radici nella sezione pattinaggio del Ferroviario e poi in quella creata da Luisa Gioni nel 1975 con la nascita della sezione nel Circolo Grandi Motori Trieste. Nel 1982 l'atto costitutivo ufficiale dello Skating Club, che prende il proprio nome dalla pluricampionessa giuliana. Tra la sezione dell'artistico e il Solo Dance il Gioni ha ben 120 atlete tesserate che animano la pista di pattinaggio sita nel rione di San Luigi, in via Felluga 56. Suddivise per categoria, le ragazzine alle prime armi vengono inserite nel Cas, il Centro di avviamento allo sport promosso dal Coni, nel quale vengono impartite le prime basi del pattinaggio e degli esercizi ginnici ad esso collegati.
Dal Cas si passa poi, chi prima chi dopo, al Preagonismo e successivamente all'Agonismo. «Man mano che si cresce l'impegno aumenta ed è chiaro che per poter ottenere buoni risultati in questo sport bisogna lavorare sodo», spiega il presidente Claudio Tirreni. E non è un caso che il Gioni sia aperto ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 21.30 con tre allenatrici sempre a disposizione: «Ciò che più ci importa è il livello tecnico che la nostra società può offrire alle sue allieve, questo per noi è fondamentale», ribadisce Tirreni. Molto importante l'apporto dato anche dai numerosi genitori, che con il loro prezioso lavoro hanno sicuramente contribuito a creare un ambiente sereno, ma allo stesso tempo molto serio. Fiore all'occhiello del sodalizio neroverde sono gli atleti Daniele Sulcic e Francesca Roncelli giunti secondi agli ultimi campionati italiani svoltisi a Roma. «Sono due ragazzi formidabili, diversi tra loro, che però speriamo possano continuare questa ascesa e diventino il modello di altri giovani», spiega il presidente dello Skating Club Gioni Trieste.
Nel Solo Dance una menzione particolare va fatta, invece, alle atlete azzurre Martina Fulizio e Monica Bidoli. Per quanto concerne il pattinaggio maschile le cose appaiono invece ancora in alto mare: «Basta guardarsi attorno e capiamo come i ragazzi siano attratti sempre più dal pallone, ma nonostante tutto qualche rara eccezione occasionalmente capita. Ed è chiaro che noi facciamo di tutto affinché i maschi restino con noi», dice Tirreni. Tra i vari problemi del sodalizio di pattinaggio, urge un'asfaltatura al di fuori del prestigioso impianto, come sottolinea la massima carica del Gioni: «Abbiamo diversi atleti della nazionale italiana che vengono ad allenarsi da noi, ma purtroppo continuiamo ad avere questi problemi con le strutture al di fuori del palazzetto. Ora, comunque, sembra che il Comune abbia emanato una delibera a tal proposito». Per il futuro il presidente Tirreni ha un sogno ambizioso ed estremamente suggestivo: «Oltre a continuare a lavorare e fare tanti sacrifici per portare altri elementi ai più alti livelli agonistici, ci piacerebbe creare un unico complesso sportivo col San Luigi calcio, senza recinzioni e sbarramenti di sorta. Un polo di aggregazione giovanile che possa rappresentare ancora meglio il rione».
Riccardo Tosques
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