L’Ufm ha salutato la compagnia Si gioca solo per il secondo posto

MONFALCONE. Allungo forse decisivo dell'Ufm, che alla seconda di ritorno si ritrova un tesoretto di 7 punti da amministrare ai danni della prima inseguitrice, la “deb” La Fortezza che nelle ultime...

MONFALCONE. Allungo forse decisivo dell'Ufm, che alla seconda di ritorno si ritrova un tesoretto di 7 punti da amministrare ai danni della prima inseguitrice, la “deb” La Fortezza che nelle ultime quattro partite ha racimolato la miseria di 2 punti perdendo primato e chance per il salto diretto in Seconda. A Lucinico (buoni i segnali di ripresa dei nerazzurri) è bastato un guizzo del giovane esterno sinistro Valdemarin, dopo una manciata di minuti, per assicurare i 3 punti ai monfalconesi che hanno avuto il difetto di non chiuderla prima: «Non si possono tenere vive le speranze dei rivali fino al novantesimo, bisogna imparare ad essere più cinici poichè ogni imprevisto può essere dietro l'angolo. Tre-quattro palle gol nitide, una a tre metri a porta vuota, oltre a un rigore negato a Migliore - dice il tecnico Trentin - legittimano i tre punti: complimenti, comunque, ai ragazzi che hanno saputo soffrire (Corso, Sincovich e Pohlen hanno stretto i denti, ndr)».

Dopo nemmeno un minuto La Fortezza, impegnata in casa con il Gaja, reclama vanamente un rigore su Cavalli, successivamente i gradiscani ne subiscono ancora una volta di cotte e di crude da parte del direttore di gara e alla fine riescono a riacciuffare i giuliani con il solito Cavalli su assist di Ferrazzo. «Le scuse di quelli del Gaja - spiega mister Solidoro allontanato per proteste - la dicono lunga sul clima che si respirava in campo. Un pari molto, molto stretto, basti pensare che nell'ultima mezzora ci abbiamo provato con sei punte». Il Sagrado lascia altri punti per strada, dopo i tre persi con l'Aurisina e i due con il Gaja, il pari con lo Strassoldo non può soddisfare. «Loro ottima squadra, terzi e non per caso, il rammarico - parla l'allenatore Gon - è quello di aver subito il pari al quinto di recupero. Solo nella ripresa abbiamo giocato con il piglio giusto passando con un penalty di Maglione, poi la loro pressione ha avuto il sopravvento. Per i play-off sarà una lotta».

Il Mossa raggiunge proprio i rossoneri battendo l'Alabarda in una sorta di spareggio-playoff. Goriziani subito avanti con D’Angelo e quindi impeccabili nelle retrovie con i centrali Marini e Diew e gli esterni Sow e Maguolo a coprire ogni varco: unica nota negativa il rosso per reazione a Cecchetti. Il Pieris finisce mestamente in ultima posizione prendendone 4 dal Poggio (punizione di Bragato, poi Braida, Musig e Zampar, i granata hanno contestato le ultime due reti per fuorigioco abbastanza netti) già nella prima frazione.

Matteo Marega

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