L’Ufm può permettersi di amministrare il vantaggio in classifica
GORIZIA. Staccata la concorrenza con un filotto di sei successi consecutivi che da fine novembre in poi sono valsi il sorpasso ai danni de La Fortezza, l'Ufm può permettersi di amministrare le sette lunghezze di margine sugli indomiti gradiscani. Tempo e campo permettendo i monfalconesi ricevono al "Comunale" quel Sagrado che all'andata li aveva fatti tribolare (decise comunque il difensore-goleador Corso) ma che ultimamente ha perso più di qualche colpo in prospettiva play-off. Un affaticamento muscolare blocca il match-winner di Lucinico Valdemarin, poche possibilità di rivedere nuovamente in campo l'attaccante Ivano Milan mentre c'è qualche speranza per Sebastiano Trentin. Dall'altra parte i rossoneri, attualmente appaiati al Mossa in quarta piazza e quindi in piena bagarre-spareggi, non potranno contare sugli squalificati Cosenza e Ferrara, sugli infortunati Impastato e Kuruz mentre per Mavmudoski, Sortino e Buo si deciderà all'ultimo.
Punti pesanti in palio nel derby di Poggio: per i biancazzurri di Musig che troverebbero nuovi stimoli per recuperare il pesante gap dalla zona che conta e soprattutto per La Fortezza che oltre a inseguire la vetta dovrà tenere a bada uno Strassoldo che dista tre punti. Padroni di casa al gran completo (rientra dalla squalifica l'avanti Denaro, si rivede anche l'esterno Fontana dopo un periodo di studio all'estero), per i gradiscani di Solidoro solite assenze dei lungodegenti Piccolo, Maurig e Gandin: sarà quindi un duello nel quale le due sfidanti metteranno in campo il miglior armamentario. A proposito di duelli, quello sul sintetico tra C.G.Studenti e Mossa vale doppio: la sesta contro la quarta con un solo punticino a separarle. I goriziani perdono Cecchetti squalifica, recuperano Isoldi e sperano in un recupero last-minute di capitan Marini (risentimento all'adduttore): la truppa di Panico ha a disposizione due risultati utili su tre. Stavolta il presidente Tita Peressini non dovrebbe perdersi il confronto tra la sua squadra del cuore (ovviamente il Pieris) e quel Lucinico con il quale scrisse pagine importanti della storia nerazzurra in avvio della propria carriera calcistica. I granata, dopo il tonfo di sette giorni addietro con il Poggio che li ha relegati al ruolo di ultimi della classe, meditano un pronto riscatto al "Del Neri" nonostante qualche assenza di troppo.
Matteo Marega
Riproduzione riservata © Il Piccolo








