Marzini: "L'Alma ha svoltato. E non è un miracolo"

Il presidente biancorosso spiega la genesi del momento d'oro di squadra e società e guarda anche al futuro
«Abbiamo svoltato». Deposta l'asticella, l'Alma Pallacanestro Trieste più che a fin dove può salire, adesso preferisce pensare a fin dove può arrivare. La stessa cosa, in fondo? Non proprio. Un salto è un attimo e dopo c'è la ricaduta. Quando si comincia a camminare spediti, si va, anche lontano. Per il presidente biancorosso Giovanni Marzini è una settimana di celebrazioni: un anno al vertice della società e Trieste che torna nell'altissima classifica da tempo immemorabile. L'Alma vola. Ma non chiamatelo un miracolo.
 
«Smettiamola di pensare che questo sia un miracolo, un momento fortunato, il frutto di chissà quali coincidenze. Se Trieste anno dopo anno migliora c'è una spiegazione e parte da lontano, almeno tre anni fa. Tanto lavoro e un progetto. Dietro, ci sono principalmente due padri: Mario Ghiacci e Eugenio Dalmasson. Ogni anno si è cercato di fare un passo avanti, senza tradire la nostra identità. Il consolidamento societario con l'arrivo di Alma e Gianluca Mauro ha dato un'indispensabile tranquillità economica e la possibilità di poter guardare con fiducia al futuro».

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