Mastrangelo: «Grazie al coach e al mio papà-tifoso»

La guardia racconta la sua rinascita. E sulla squadra: «Sapevo che non eravamo scarsi...»
Foto Bruni 07.12.14 Basket A2 Gold:Trieste-Casalpusterlengo
Foto Bruni 07.12.14 Basket A2 Gold:Trieste-Casalpusterlengo

TRIESTE. Daniele Mastrangelo è tornato. A un anno di distanza dal grave infortunio al tratto cervicale della colonna vertebrale che lo aveva costretto a saltare il girone di ritorno dello scorso campionato, la guardia biancorossa ha sfoderato domenica contro Casalpusterlengo una prestazione di livello assoluto. Per "Mastro" parla lo scout di fine gara: 15 punti in 18 minuti, 6/8 dal campo con due triple segnate. Quello che le statistiche non raccontano è che nell'ultimo quarto ha preso per mano i compagni trascinandoli alla vittoria.

Mastrangelo, ci sono stati momenti, in questi 12 mesi, nei quali ha pensato di non farcela a tornare quello di prima?

All'inizio di questo campionato mi sono sentito più volte sotto un treno. Giocavo poco, rendevo ancor meno, non riuscivo a reggere fisicamente, se è vero che facevo due metà campo e avevo già il fiatone. C'è voluto tempo, ma ne sono uscito. Ieri, per dire, ho giocato diciotto minuti e alla fine avevo ancora energie da spendere. Qualche tempo fa sarebbe stato impensabile.

Tralasciando familiari e fidanzata, c'è qualcuno che deve ringraziare in maniera particolare per questa rinascita?

Sicuramente il coach che non mi ha mai fatto mancare la sua fiducia. Non è una cosa da poco: poter lavorare sapendo di avere l'appoggio incondizionato del tuo allenatore è qualcosa che ti regala grande fiducia. Oltre a lui non posso non ringraziare mio papà, che è davvero il mio primo e più grande tifoso.

Dodici punti in classifica e, pensando alle sconfitte, un po' di rammarico per il finale di Barcellona. Trieste decisamente oltre le attese della vigilia, se lo aspettava?

Di trovarmi in questa posizione di classifica a questo punto del campionato, no. Sapevo però che non eravamo così scarsi come da più parti ci dipingevano.

E adesso sotto con Forlì, una grande occasione per fare un ulteriore passo avanti in classifica...

Che sia un'occasione per prendere altri due punti, non ci piove. Non vorrei, però, che qualcuno pensasse a una partita facile. Se ragioniamo così rischiamo di fare brutta figura. Forlì ha già dimostrato che nonostante tutte le difficoltà è una squadra che lotta e non molla. Massimo rispetto e considerazione.

Poter competere per qualcosa in più della salvezza è un ulteriore motivo per spingervi a far bene?

Lo è sicuramente, ma noi non dobbiamo dimenticarci mai da dove siamo partiti. il nostro obiettivo quest'anno è la salvezza: vediamo di raggiungerla prima possibile e poi ci concentreremo sul passo successivo. Dobbiamo pensare sempre partita per partita, adesso l'obiettivo è vincere a Forlì.

Lorenzo Gatto

Riproduzione riservata © Il Piccolo