“Mastro” non basta agli udinesi
BOLOGNA. Che l'assenza di Ray avrebbe pesato non era un mistero e alla resa dei conti l'Apu ha pagato oltre misura (80-57), contro una Virtus reduce da quattro sconfitte consecutive, la defaillance dell'ex Nba, ancora out, afflitto da una contusione a una coscia che ne limita pesantemente i movimenti. Ma non solo questo ha contribuito al rovescio, perché la difesa friulana ha evidenziato pure limiti caratteriali e d'intensità difensiva, con in attacco il solo Okoye sopra le righe accanto a un Mastrangelo che ha comunque esordito positivamente. Era partita discretamente, la formazione di Lardo, con due triple consecutive di Nobile ad alimentare le speranze udinesi ma nel secondo quarto, con soli 3 punti in 6', i friulani ritornavano sulla terra, andando al riposo sul -19 (44-25). E le cifre, soprattutto sotto canestro, a parlare impietosamente a favore delle V nere: 21 rimbalzi contro i 13 udinesi. Dopo il riposo le cose peggioravano ulteriormente, con il 9-0 nei primi 3' a portare i bolognesi sul +28 (53-25) grazie a un sottomisura di Bruttini. Lardo chiamava time out, ma serviva a poco, perché la Virtus, seppure priva di Lawson, dilagava. Pillole di spettacolo le offriva Okoye, che schiacciando a una mano e poi a rimorchio a spiccioli dal 30', portava un minimo di ossigeno all'Apu ma si trattava di sprazzi fini a se stessi, poiché la Virtus non faceva una piega, chiudendo il terzo quarto sul 62-36. La partita che nel finale si trasformava in una passerella bolognese, mentre Lardo immetteva nuovamente Mastrangelo, che recuperando un pallone filava in contropiede e infilava a seguire una tripla.
Edi Fabris
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