Mosetti fa la yankee Per 4 anni a Boston e poi magari... Trieste

TRIESTE. Due estati fa aveva lasciato la sua Trieste per approdare a Schio. Ora per Martina Mosetti, cestista classe 1995, le distanze si allungano oltre oceano, destinazione Boston College grazie a una borsa di studio. Di strada ne sta percorrendo la giocatrice che, dopo l’esordio a 15 anni in serie B con la Sgt in prestito dal Futurosa, ha fruito della collaborazione tra la stessa originaria società di appartenenza e la Famila Schio: due anni nel giro della squadra pluriscudettata, con l’esperienza parallela e più corposa a Sarcedo, team satellite di A3.
A Schio Mosetti sta per finire il liceo scientifico e stava valutando una serie di opzioni per il futuro quando, da una normale chiacchierata con la compagna di squadra Kathrin Ress, ne è scaturito un progetto allettante. Ress aveva frequentato il Boston College e i suoi contatti si sono rivelati preziosi, in quanto gli “Eagles” hanno promosso appieno la studentessa-giocatrice triestina, che ora sta superando gli esami necessari per volare negli States.
Un’opportunità che Martina si è meritata grazie a un’ottima stagione a Schio (un quinto posto alle finali nazionali Under 19 e qualche presenza in A1 condita da una manciata di punti), e soprattutto a Sarcedo, dove l’ascesa in A2 è sfumata solo in finale contro Pordenone.
«Quest’anno di A3 è stato molto utile - spiega Martina Mosetti - perché, grazie all’allenatrice Stazzonelli che mi ha dato fiducia incondizionata, ho avuto le chiavi della regia in mano e penso di essere migliorata, oltre che nella lettura delle situazioni di gioco, anche a livello di testa. Prima mi portavo dietro alcune insicurezze che influivano sulle mie prestazioni, ora ho acquisito serenità e ho imparato a convertire le pressioni in modo positivo».
I progressi sono stati notati anche a livello di nazionali, tanto che la play-guardia triestina è da ieri in raduno con l’Italia Under 20 a Udine e si giocherà le sue chance per la convocazione agli Europei di categoria del prossimo mese. Comunque vada, da fine agosto la lingua prevalente di Mosetti sarà l’inglese in slang yankee per un piano di studi quadriennale. Ma Trieste non si dimentica, tanto meno dopo una serie A1 riconquistata e le lusinghe della Sgt: «Mi ha fatto piacere l’interessamento della Ginnastica - afferma Mosetti - e i due anni trascorsi a Schio mi sono serviti tanto anche per ciò che potrò ancora dare. Magari per un futuro a Trieste, che per me resta una sfida aperta».
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