Mourinho, che settimana: maxi-squalifica in arrivo e voci di dimissioni (poi smentite) dal Real
MADRID
Voci di dimissioni, poi smentite, infine delle scuse che però sanno di guerra psicologica: è caldo l’inizio di stagione di Josè Mourinho, dopo il gestaccio della settimana scorsa a Barcellona, il dito nell’occhio di Tito Vilanova, la valanghe di condanne che lo ha sommerso, e ieri l’annuncio che la Federcalcio potrebbe punirlo con una maxisqualifica fino a 12 giornate.
La federazione ha deciso di avviare una procedura nei suoi confronti per violazione grave del codice disciplinare visionando le immagini tv dell’incidente. Una procedura per infrazione lieve è stata avviata anche nei confronti del vice di Guardiola, che ha reagito all’aggressione con uno schiaffo. In Spagna mondo del calcio e stampa hanno duramente criticato il portoghese e El Pais lo ha accusato di trasformare il glorioso Real in un «club camorrista». La giornata è iniziata con un piccolo giallo. Il magazine di Canal+ Liga, citando un sms del portavoce di Mou Eladio Parames ha riferito che il portoghese pensava di andarsene. «Non si sente sostenuto dai dirigenti e pensa di lasciare il club». Poi la smentita. Parames ha detto che le dichiarazioni che gli sono state attribuite «sono assolutamente false». Mourinho proprio non pensa di andare via, sostiene ora. E accusa uno sconosciuto malintenzionato di usare un suo vecchio cellulare per fare disinformazione. Dai piani alti del Real intanto fanno sapere di non sapere nulla di possibili dimissioni. Poco dopo lo stesso Special one, sul sito ufficiale del club, precisa: «Non me ne vado! Sicuro. Sicurissimo!», «solo chi non mi conosce può sognare, inventare o credere che io possa andare via ora». E dopo avere fatto sapere ieri da Parames di non pensare proprio a scusarsi, nella lettera invece chiede «disculpa». Ma non al collega aggredito.
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