Neymar recupera «Ora sono pronto per la Colombia»

Dopo giorni che hanno messo in apprensione tutto il popolo verdeoro ormai è sicuro che domani Neymar sarà in campo per il quarto di finale contro la Colombia. Il fuoriclasse infatti si è allenato regolarmente con i compagni su uno dei campi del centro tecnico federale della Cbf, la Granja Comary a Teresopolis. Sulla sua presenza in campo venerdì a Fortaleza non ci sono quindi più dubbi, «nonostante le botte prese dai cileni», come ha detto il dottor Runco.

Neymar parla. A fine seduta ha parlato anche Neymar: «Sto abbastanza bene e anche mentalmente sono a posto. La Colombia? Spero che la favola di James finisca domani». Infine Neymar risponde anche sulla questione della tensione. «Ognuno vive le proprie emozioni – dice il numero 10 –, ma non credo che questa cosa dell’ansia e dell’aspetto emotivo sia diventata un problema. Stiamo tutti bene, è stata la partita contro il Cile a essere emozionante. Siamo pronti a sfidare la Colombia».

Le prove del ct. Scolari ha provato uno schieramento senza novità tattiche, con Paulinho al posto dello squalificato Luiz Gustavo. Il selezionatore potrebbe però sacrificare la prima punta Fred per una prima linea senza punti di riferimento con Neymar più avanzato e Hernanes come rifinitore.

Neuer e la Francia. «Il bel gioco? Quello che conta è vincere». La Germania di Joachim Loew si prepara ad affrontare la Francia al Maracanà con l’obiettivo di tornare nell’impianto di di Rio de Janeiro per la finale del 13 luglio. «Non siamo completamente soddisfatti della partita contro l’Algeria. La Francia? Sappiamo quello che possiamo e dobbiamo ottenere» il messaggio del portiere del Bayern Monaco, Manuel Neuer.

Deschamps e spaghetti. Colazione decisamente rinforzata per la nazionale francese nel ritiro paulista di Riberao Preto. Deschamps ha difeso la sua scelta di giocare contro la Nigeria con la coppia Giroud-Benzema e non con Griezmann. Ma il ct ha replicato che «Benzema e Giroud possono giocare insieme, perché non sono lo stesso tipo di attaccante, e li conosco fin dai loro primi passi».