Oltre 2mila bambini per il via alla Bavisela

TRIESTE. L’invitato più atteso, il sole, ha risposto presente all’appello, contribuendo a ricreare la tradizionale magica atmosfera della Bavisela Young. L’edizione di quest’anno, infatti, ha goduto di una tregua dalla pioggia, che ha consentito la pacifica invasione di piazza Unità da parte degli oltre duemila bambini e ragazzi che, durante l’intera mattinata di ieri, hanno partecipato alla manifestazione che dà il via alla cinque giorni di eventi in nome della corsa.
Gli organizzatori hanno coinvolto le scuole materne, elementari e medie, lungo un percorso che, in base all’età, variava dai 50 ai 600 metri. Il salotto buono cittadino si è animato fin dalle prime ore della giornata, con i volontari della Bavisela impegnati a effettuare le ultime misurazioni del tracciato. A partire dalle 9.30, invece, è incominciata a salire la marea rossa, effetto cromatico garantito dalle t-shirt indossate da ogni mini-atleta giunto in piazza. Alle 10 gli altoparlanti hanno iniziato a gracchiare, richiamando l’attenzione di tutti i piccoli corridori, istruiti e inquadrati alla partenza dalle rispettive maestre e professoresse. Alle prime batterie, quelle riservate ai bambini di 3 anni, è stato sicuramente riconosciuto il primato della tenerezza. Qualcuno fra i più piccoli ha pianto, altri sono caduti o si sono improvvisamente fermati, tutti, però, si sono guadagnati un interminabile applauso, soprattutto il baby-runner che ha tagliato il traguardo nonostante la perdita della scarpa dopo solo pochi metri dalla partenza.
Le staffette riservate ai più grandi, invece, hanno fatto intravvedere qualche possibile futuro velocista, da tenere in considerazione per allargare le fila delle società triestina di atletica leggera. Alla fine non ci sono stati sconfitti, né è stata compilata alcuna classifica. A tutti i presenti è stata infilata una medaglia al collo, in modo da sottolineare decoubertinianamente il valore della partecipazione. Solo il podio di ogni batteria è stato platonicamente occupato dai più veloci, giusto il tempo di una fotografia. Le centinaia di spettatori presenti, perlopiù genitori e nonni, si sono consumati le mani a forza di applausi, una buona parte dei quali è stata dedicata a Martin Richard, la piccola vittima dell’attentato alla Maratona di Boston dello scorso anno.
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