Oma, dai Salesiani s’impara a pattinare ma senza stress
TRIESTE
L’associazione Oratorio Maria Ausiliatrice può annoverare al suo interno diverse attività sportive che da decenni coinvolgono centinaia di atleti triestini. Quella del pattinaggio è senza alcuna ombra di dubbio tra le sezioni più antiche che ha saputo riservare grandi successi negli anni. Nata quasi per gioco, a partire dalla fine degli anni ’60 la sezione di rotelle si allarga sempre più, partecipando a varie gare disputate soprattutto sulle piste del Triveneto nell’ambito dell’attività promossa dalle Polisportive Giovanili Salesiane, l’ente di promozione cui l’Oma aderisce e di cui è una delle società storiche. Verso la metà degli anni ‘70 viene realizzata, anche con il contributo di enti pubblici, una piccola pista scoperta, ulteriore impulso per l’attività sportiva.
L'Oma Pattinaggio conosce un vero e proprio boom negli anni ’90 e ancora adesso è una delle società più frequentate a livello giovanile. La società aderisce alla Fihp e alla tradizionale attività in ambito Pgs si aggiunge quindi una moderata presenza nelle gare federali, soprattutto nei Giochi della Gioventù (poi Giochi Giovanili), ma anche nei campionati veri e propri, tanto che nel 1991 l'Oma conquista un titolo provinciale con Eleonora Bernobich. L'attività Pgs resta comunque sempre il primo banco di prova per le atlete gialloblù: innumerevoli sono i titoli regionali conquistati e ben 14 sono gli allori che l'Oma ha guadagnato nelle finali nazionali Pgs, nelle quali nel 1993 conquista anche il titolo italiano per società. Attualmente nell'Oratorio di via dell'Istria sono oltre una sessantina gli atleti che praticano il pattinaggio artistico con età molto diverse tra loro. Accanto alla storica struttura delle salesiane di Don Bosco, le squadre di agonismo e preagonismo dell’Oma si allenano al PalaChiarbola in una struttura adeguata alle categorie. «Siamo una società che vuole offrire qualcosa di più del semplice ritrovarsi per stare assieme, ma che allo stesso tempo non vuole creare né stress, né ansia da competizione», spiega la direttrice tecnica Elisabetta Antonello.
Le fa eco suor Irina Mandro, la garante della spiritualità delle giovane tesserate dell’Oma: «Desideriamo che lo sport sia fonte di crescita ed educazione per le nostre atlete che frequentano il nostro oratorio». Non a caso tre sono le parole che riassumono lo stile educativo dell’associazione cattolica: ragione, religione e amorevolezza. «L’obiettivo è far fare sport a tutti, di divertirsi, di imparare giocando e non quello di formare a tutti i costi delle campionesse», rimarca la Antonello. Dotato dell’ottimo sito internet www.pgsoma.it, il sodalizio sportivo può contare su diverse allenatrici. Nei due corsi di agonismo e pre agonismo il lavoro è svolto da Manuela Nemi, Elisa Piscanz e Giuliana Decaneva. Le atlete alle prime armi sono seguite invece da Francesca Radivo, Margherita Polese, Silvia Parri e Martina Felician.
Riccardo Tosques
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