Pallacanestro Trieste in attesa del nuovo coach

Ancora in stand by la scelta del successore di Christian. Intanto Arcieri è al lavoro anche sul roster: piace l’ex Varese Caruso

Lorenzo Gatto
Il giemme Arcieri qui con Ross, tra i giocatori confermati per la prossima stagione (Foto Bruni)
Il giemme Arcieri qui con Ross, tra i giocatori confermati per la prossima stagione (Foto Bruni)

Dopo Trento, che ha salutato Paolo Galbiati dando il benvenuto a Massimo Cancellieri, anche Treviso ha scelto un tecnico giovane per chiudere la parentesi Vitucci affidandosi ad Alessandro Rossi, coach che ha portato Rieti fino alla semifinale promozione del campionato di Serie A2, uno dei profili emergenti più interessanti nel panorama degli allenatori italiani. Nel segno di una rivoluzione che ha visto cambiare pure Tortona, dove con la mancata conquista dei playoff da parte della Bertram è finita l’avventura di Walter De Raffaele e comincerà quella di Mario Fioretti, anche Trieste resta alla finestra in attesa di trovare il sostituto del partente Jamion Christian. Tra il presidente Paul Matiasic e il general manager Michael Arcieri, i ragionamenti sono in corso.

La volontà del management biancorosso sarebbe quello di trovare, anche alla luce della partecipazione della squadra a una coppa, un coach con comprovata esperienza a livello europeo. Sul piatto della bilancia sono tanti gli aspetti presi in considerazione, la rosa dei pretendenti si sta pian piano assottigliando anche se l’annuncio del nuovo coach non sembra essere imminente. Archiviate le voci che hanno coinvolto Matt Brase, l’ex di Varese che ha comunicato la volontà di restare nello staff tecnico dei Philadelphia 76ers, non del tutto scartata l’ipotesi Riccardo Fois, il 38enne allenatore nativo di Olbia che si alterna tra gli Stati Uniti (lo scorso anno assistant coach dei Sacramento Kings) e la panchina della nazionale italiana come vice di Pozzecco. Un nome, non l’unico, che continua e essere sul taccuino del general manager biancorosso.

Per quanto riguarda la squadra, si ripartirà dalle conferme di Ross, Brown, Ruzzier, Uthoff e Brooks. Detto che Candussi e Deangeli, nell’ipotesi di un roster allargato per sopportare il peso del doppio impegno campionato/coppa, dovrebbero vestire (in caso di effettiva permanenza) rispettivamente i panni del quinto lungo e del settimo esterno, restano da riempire le caselline della seconda guardia al fianco di Brown e quelle delle ali piccole e dei pivot. Tenendo fermi Ruzzier, Brooks, Candussi e Deangeli sarebbero due gli italiani necessari per completare il pacchetto indigeno, almeno uno dei quali potenzialmente da quintetto. Considerazione che, per il momento e in attesa della fine dei playoff e dell’assegnazione dello scudetto, restano in stand by.

Il general manager Arcieri si sta comunque muovendo da tempo per individuare i profili utili alla causa biancorossa. Certo è l’interessamento di Trieste per Caruso, il pivot ex Openjobmetis Varese che in maglia Armani non è mai riuscito a trovare lo spazio necessario per esprimere il suo talento. L’arrivo del centro napoletano, che il prossimo 3 luglio compirà 26 anni, aprirebbe la strada alla costruzione di un roster di assoluto livello. Resta da capire la reale volontà di Milano di privarsi dei suoi uomini (lo stesso discorso va fatto anche per un eventuale interessamento per Stefano Tonut) e quella del giocatore a sposare il progetto della Pallacanestro Trieste.

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