Per Mbappé e Ronaldo una notte da Palloni d’Oro

Nel gruppo di ferro il Portogallo rischia l’eliminazione nella rivincita dell’ultima finale europea Il francese sfida il suo idolo: scontro generazionale tra gol, storia e futuro 
Gianluca Oddenino

GIRONE F



I poster dalle pareti della cameretta li ha già staccati da tempo, ma chissà se stasera ci sarà anche il definitivo passaggio di consegne tra extraterrestri. Kylian Mbappé, 23 anni ancora da compiere e un titolo mondiale già in bacheca, sfida direttamente il suo idolo Cristiano Ronaldo in un Francia-Portogallo che cattura l’attenzione e promette i fuochi d’artificio. Per il duello tra questi campioni divisi da 13 anni e ovviamente per quello che c’è in palio tra storia, orgoglio e futuro: a Budapest va in scena la rivincita dell’ultima finale europea in una partita da «dentro o fuori» per i campioni in carica.

I francesi sono già qualificati agli ottavi e vogliono difendere il primo posto nel girone di ferro, mentre i portoghesi con 3 punti devono ottenere almeno un pareggio per non dovere fare strani calcoli con il ripescaggio. Vero che cinque anni fa la scalata di CR7 e compagni iniziò proprio con un 3° posto con tre punti, risultato ora ottenibile persino con una sconfitta con due gol di scarto, ma il Portogallo deve stare attento all’Ungheria e al rischio eliminazione: se la Cenerentola magiara dovesse battere la Germania e loro perderanno contro i campioni del mondo, sarà automatica la fine dei sogni di gloria. Tutto può succedere, dunque, nell’ultima giornata del «gruppo della morte». «Qualcosa non va se prendiamo 4 gol tutti insieme dopo che ne abbiamo subiti tre solo una volta in 58 partite – si arrabbia il ct Fernando Santos dopo il 4-2 con i tedeschi –: bisogna sia attaccare che difendere bene».

Mbappé è avvisato. Lui insegue il suo primo centro agli Europei, dopo essere stato il migliore in campo nelle precedenti due partite con la Francia, mentre Ronaldo è già a quota 3 e ha nel mirino il record assoluto di reti in nazionale (l’iraniano Ali Daei con 109 è lontano solo due lunghezze). «Il Portogallo fa molto affidamento sui gol di Cristiano – sottolinea Deschamps –: dobbiamo limitare la sua influenza». Il ct campione del mondo e quello portoghese sono quelli in carica da più tempo, Santos debuttò proprio contro la Francia nel 2014 (perdendo 2-1), e se sulle panchine sarà una battaglia antica, in campo andrà in scena il più atteso degli scontri generazionali.

Mbappé era un telespettatore nel 2016 e solo tre anni prima si faceva fotografare da France Football nella sua stanza tappezzata di foto di Ronaldo. Ora vuole batterlo per chiudere un’era e aprire la sua, anche se a livello di mercato potrebbe andare in scena una clamorosa staffetta a Parigi tra questi due attaccanti dopo gli Europei. Un passo alla volta, però, per questo nuovo capitolo. A livello di club si sono sfidati solo negli ottavi di Champions nel 2018, con il Real promosso facilmente ai danni del Psg grazie ai 3 gol di Ronaldo nel 5-2 complessivo, mentre in nazionale l’unico precedente risale all’ottobre 2020 con un deludente 0-0 in Nations League a Saint-Denis. Ora è tutta un’altra storia, buona per diventare un nuovo poster. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo