Quasi fatta per Pinzin diesse: «Il presidente mi ha convinto»

L’ex del Pordenone: «Non mi interessa il passato ma il futuro. Al pubblico dell’Unione chiedo pazienza. L’obiettivo è fare un buon torneo. Crosato e Di Piero sono una base»
Di Antonello Rodio

TRIESTE. Adesso è praticamente fatta. In pratica manca solamente l’ufficialità, che sarà data nei prossimi giorni, ma ormai è quasi certo che Sergio Pinzin sarà il nuovo direttore sportivo dell’Unione Triestina 2012. 49 anni, reduce da tre stagioni al Pordenone, in precedenza figura storica del Portogruaro e con un’esperienza nel Concordia, Pinzin rappresenta un primo tassello importante per la società di Pontrelli, considerato il curriculum del diesse, che da parte sua ammette che il matrimonio andrà in porto: «Sì, diciamo che ormai siamo molto vicini. Per il momento però meglio parlare di ufficiosità».

Il fatto che però ormai Pinzin si sbottoni anche su quello che potrebbe essere il progetto, la dice lunga sul fatto che in pratica l’ex diesse del Pordenone si sta già mettendo in moto per costruire la nuova Triestina 2012. Alcuni giorni fa, il diretto interessato diceva che bisognava attendere ancora, perché Pontrelli doveva sistemare alcune cose. Adesso, fugando anche le voci che volevano Gibellini e Botturi in corsa, il rapporto ha subito un’accelerazione: «Sì - conferma Pinzin - il presidente mi ha convinto. Al di là di tutto quello che è successo lo scorso anno, credo che qualcosa di positivo l’abbia fatto. So che ha trovato una situazione molto difficile, ma su questo io non voglio entrarci. A me interessa il futuro e pensare al lavoro dal primo luglio in poi. Pontrelli ha voglia di fare le cose per bene. A tutti chiedo ovviamente pazienza e di non avere fretta, ma di certo lavoriamo per fare molto meglio dell’ultima stagione». Proprio alla luce della disastrosa stagione passata, con la salvezza acciuffata all’ultimo secondo, Pinzin comincia a tracciare quelle che potranno essere le ambizioni della Triestina 2012: «Vogliamo fare un campionato dignitoso, che poi speriamo diventi ottimo. Certo non si può dire che partiamo per vincere, perché continuano a esserci squadre importanti come l’Altovicentino che spendono molto, ma potremo prenderci qualche soddisfazione. E poi c’è un altro obiettivo: riportare il pubblico a Trieste e far sì che i tifosi ricredano di nuovo in questa società, questa è la cosa che ci preme più di tutte». Nomi ancora non se ne fanno, ma l’idea di squadra da costruire Pinzin ce l’ha già in mente: «Un calibrato mix di esperti e giovani, con la premessa che quando uno è bravo deve giocare, al di là della sua età. Partiremo da quello che c’era di buono della squadra dello scorso anno, penso ad esempio ad under come Crosato e Di Piero che si sono già fatti una grande esperienza. Di certo chi rimane deve essere giustamente motivato, altrimenti inutile tenerlo». E probabilmente c’è un’altra casella del nuovo organigramma tecnico che potrebbe sistemarsi al più presto, quella dell’allenatore.

Le indiscrezioni dei giorni scorsi trovano conferma nel nome di Giovanni Colella, ex mister del Como. Anzi, già stasera dovrebbe esserci un incontro fra lo stesso Pinzin e Colella per definire meglio la situazione.

Ma del resto il tecnico salernitano, ma veneto d’adozione, ha già manifestato il suo entusiasmo per una possibile soluzione triestina.

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