Jahmi’us Ramsey, innesto d’élite per la Pallacanestro Trieste

Accordo annuale annunciato dalla società, un colpo di mercato di altissimo profilo che, si legge nella nota, “rappresenta un innesto di enorme impatto strategico, unendo atletismo esplosivo, capacità realizzative d’élite e una mentalità vincente, perfettamente in linea con le ambizioni della società”.

Guardia di 191 centimetri, classe 2001, Ramsey è una guardia moderna, un realizzatore capace però anche di mettersi al servizio della squadra creando vantaggi per i compagni.

«Portare a Trieste un talento di questo calibro, un giocatore che il mondo Nba ha scelto e testato, è un segnale forte e chiaro della nostra ambizione di competere ai massimi livelli e di entusiasmare i nostri tifosi – le parole del presidente Paul Matiasic –. L’arrivo di Jahmi’us è un altro tassello pregiato nel mosaico che stiamo componendo con visione e strategia. Stiamo costruendo una squadra con un’identità precisa, fondata su talento, carattere e ambizione».

Un giocatore, Ramsey, da tempo nel mirino di Matiasic.

«L’ho osservato per un paio d’anni nella G league e nella Nba – conferma il presidente –, la sua etica del lavoro è la garanzia di un atleta che non si accontenta mai, ma che cerca in ogni modo di migliorare personalmente e di far crescere l’intero gruppo».

Considerato uno dei migliori prospetti della sua classe a livello nazionale e nominato co-MVP del prestigioso Ballislife All-American Game nel 2019, Jahmi’us ha confermato il suo status nella sua unica, esplosiva stagione al college con i Texas Tech Red Raiders giocando assieme a Davide Moretti.

La sua esperienza nella Nba comprende un totale di 39 presenze accumulate con le maglie dei Sacramento Kings e dei Toronto Raptors nelle stagioni 2020-2021 e 2023-2024.

«Carattere, talento, atletismo e versatilità, Ramsey è tutto questo – l’analisi del general manager Michael Arcieri –. La sua capacità di penetrare in ogni momento per costringere la difesa a collassare e mettere grande pressione al ferro è di livello élite. È un marcatore capace di essere pericoloso sia giocando off the ball (senza palla) negli spot di guardia o ala piccola, sia agendo da creatore di gioco primario in cabina di regia. Da qualsiasi posizione, è un eccellente facilitatore per i compagni, grazie alla sua abilità di creare spazio dal palleggio e di attirare costantemente su di sé l’attenzione delle difese. Nella metà campo difensiva – conclude Arcieri – la sua forza, la sua stazza e la sua velocità gli consentono di marcare più ruoli, oltre ad avere un impatto decisivo sulla nostra capacità di catturare rimbalzi e giocare in transizione. Pur essendo un talento ancora molto giovane, vicino a raggiungere il suo “prime”, ha già giocato ai massimi livelli mostrando un potenziale enorme». —