Riecco il “Cigno” Pilat: «Credo in quest’Alma»

TRIESTE. I sedici punti realizzati in serie A con la maglia di Trieste rappresentano uno dei ricordi più dolci di una carriera che gli ha regalato tante soddisfazioni. Era l'otto febbraio del 2004, contro la Teramo di Mario Boni la Coop Nordest giocava davanti ai suoi tifosi un match importante in chiave salvezza. Tante assenze (dagli infortunati Alvin Sims e Sharif Fajardo al fuggiasco Billy Thomas) e Marco Pilat si trovò proiettato nel quintetto base assieme a Mitchell, Oliver, Casoli e Camata. Non bastò la solida prova del "cigno" per salvare Trieste dalla sconfitta al termine di una stagione che sancì il fallimento del basket triestino. Un ricordo tornato vivo nella memoria di Marco domenica scorsa quando, a Forlì, ha rivisto quelle maglie ed è andato a salutare un vecchio amico come Cavaliero che, in quella Coop Nordest, aveva cominciato a muovere i primi passi da professionista.
EMOZIONE: «È stato bello rivedere Daniele e in generale poter osservare da vicino una squadra che seguo e per la quale, da buon triestino che ama la pallacanestro, faccio il tifo. Vivo e lavoro a Cesena - racconta - mi sembrava giusto approfittare dell'occasione per toccare con mano il primato dell'Alma».
SENSAZIONI: A Forlì è arrivata una sconfitta, la terza consecutiva in trasferta. Risultato deludente ma che non condiziona il giudizio positivo di Pilat. «Dispiace il risultato - sottolinea - però devo dire che la squadra mi è piaciuta perchè nonostante le difficoltà della partita Trieste non ha mai mollato, è rimasta compatta e ha dato l'impressione di essere un gruppo vero. È una cosa importante e, guardate ad altre realtà di questo girone, per nulla scontata. Aldilà di come è andata la singola partita, in chiave play-off, credo sia l'aspetto più importante da sottolineare».
FORLÌ: Entrando nello specifico della partita vista alla Unieuro Arena, Pilat sottolinea quella che, a suo avviso, è stata la chiave del match. «Trieste ha cercato di imporre il suo gioco - spiega - Forlì ha puntato molto sui contatti giocando una partita molto fisica. Fisicità che l'Alma ha sofferto. Meglio adesso che nei play-off partendo dalla considerazione che, da giocatore non ho mai capito perchè, gli arbitri nella post season cambiano il metro di giudizio e consentono un gioco molto più fisico».
PRECEDENTI: Meglio riconoscere adesso i problemi e metterci mano piuttosto che doverli affrontare in un play-off nei quali il margine di errore è ridotto al minimo. «Mi viene in mente Biella che lo scorso anno dominò la stagione regolare - ricorda Pilat - salvo poi trovare Verona che, trascinata proprio da Diliegro, piazzò il colpaccio e la eliminò a sorpresa. Credo che la stagione regolare debba essere la palestra per prepararsi e arrivare pronti alle partite che decideranno poi l'intero campionato».
IL RANKING: Profondo conoscitore del campionato, considera l'Alma assolutamente in grado di puntare alla promozione. «Non penso possano esserci dubbi - conclude il “Cigno” - partendo dal presupposto che in questa squadra non manca proprio nulla. Quali possono essere le avversarie in un'ottica promozione? Difficile dirlo. Guardo con curiosità al campionato di Casale Monferrato nell’altro girone. Nel girone di Trieste, invece, una rivale per i biancorossi può essere proprio Udine».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo