Ronchi campione tricolore con la formazione ragazzi

RONCHI DIEI LEGIONARI. Ronchi dei Legionari concede il bis. Dopo il successo dello scorso anno con la formazione allievi, domenica scorsa, sul diamante del Valmarecchia a Verucchio, in provincia di Rimini, la squadra Ragazzi dei New Black Panthers baseball si è laureata campione italiano di categoria. Un titolo che mai era entrato nelle casse in tutta la storia del “batti e corri” ronchese.

A Verucchio la compagine allenata da Franco Marussi, Flavio Braida e Giada Bratovich, con la collaborazione di Lazaro Ramon Cordon Arruebarrena, rientrato nei giorni scorsi a Cuba, ha prima avuto ragione del San Martino Buonalbergo per 7-5, poi, nella gara finale, si è imposta sul Nettuno 2 per 9-6, dopo un inning supplementare. Due gare molto equilibrate, al cardiopalma, specialmente quella conclusiva, nel corso delle quali i ronchesi hanno dato il meglio di loro stessi, pur lamentando una comprensibile emozione dovuta all'importante appuntamento. Se, in gara 1, i New Black Panthers sono riusciti a ribaltare un momentaneo svantaggio per 5-3, nel secondo incontro sono partiti in vantaggio, poi hanno subito le avances dei laziali ed alla sesta ripresa hanno fissato il punteggio sul 6-6. Tre punti segnati nell'extrainning, davanti a tanti sostenitori arrivati da Ronchi dei Legionari, hanno permesso di chiudere in bellezza e di brindare ad un ottimo risultato che, come hanno sottolineato in molti, è il frutto dell'intenso lavoro fatto dalla società ronchese a favore del settore giovanile. Un lavoro che inizia con il minibaseball, dove hanno lavorato e lavorano con passione tecnici come Renato Carraro, Debora Zanetti ed Alberto Furlani.

Alla cerimonia di premiazione erano presenti il consigliere federale Monica Corvino e il presidente della Fibs dell'Emilia Romagna, Tiziano Pellegrini. «E' stato il coronamento di una bellissima stagione – ha detto il manager Franco Marussi – un'annata splendida con splendidi ragazzi che meritavano questo titolo. Ed a loro va il mio grazie sincero».