San Luigi, l’allenatore lo sostituisce e lui si abbassa calzoncini e mutande

IL CASO TRIESTEViene sostituito prima della fine del primo tempo e per disappunto si abbassa pantaloncini e mutande mostrando le chiappe all'allenatore.Protagonisti della clamorosa vicenda sono due...
Silvano Trieste 23/10/2011 Calcio Dilettanti, San Luigi - Azzanese
Silvano Trieste 23/10/2011 Calcio Dilettanti, San Luigi - Azzanese

IL CASO

TRIESTE

Viene sostituito prima della fine del primo tempo e per disappunto si abbassa pantaloncini e mutande mostrando le chiappe all'allenatore.

Protagonisti della clamorosa vicenda sono due tesserati del San Luigi, da una parte l'estroso centrocampista triestino Manuel Stipancich, dall'altra il tecnico friulano ed ex giocatore alabardato Luigino Sandrin.

Il fatto - che ha comportato la sospensione del giocatore per due settimane dalla rosa della Prima Squadra - è accaduto durante l'ultima amichevole disputata dal San Luigi a Basovizza contro lo Zarja. Forse anche complice il grande caldo tra Stipancich e Sandrin inizia ad accendersi un battibecco a distanza. «C'è stato un momento in cui abbiamo iniziato a pizzicare e a urlarci dietro» racconta Manuel, per tutti “Stipa”. Nonostante Stipancich abbia realizzato il gol del 2-0, Sandrin al 39' della prima frazione di gioco decide di richiamarlo in panchina. La reazione del talentuoso centrocampista, che il prossimo 15 ottobre compirà 25 anni, è di quelle che non ti aspetti: giù i pantaloncini, giù le mutande e chiappe all'aria per esprimere la propria opinione riguardo la decisione di Sandrin. Davanti a tutti.

«Chissà, se mi fosse capitato qualche anno fa una cosa del genere avrei reagito in tutt'altra maniera, passando io dalla parte del torto, ma sapendo di avere una società forte alle spalle mi sono controllato», racconta il tecnico friulano, che molti tifosi della Triestina ricorderanno sia come ex giocatore alabardato, ma forse ancor di più per aver segnato il rigore ai supplementari dello spareggio di Mantova regalando al suo San Donà un incredibile promozione in serie C1 proprio ai danni dell'Unione.

Naturalmente il plateale gesto ha avuto delle ripercussioni per Stipancich. «La società ha deciso di sospendere Manuel dalla rosa per due settimane. Una linea per certi versi morbida, se vogliamo, ma che allo stesso tempo testimonia comunque la grande stima tecnica nei confronti di questo giocatore», puntualizza Sandrin.

Già subito dopo l'accaduto, Stipancich, resosi conto di aver esagerato, ha fatto un passo indietro. «C'è stato qualche screzio con il mister. Capita. In spogliatoio, davanti a tutti, ho chiesto scusa. Non mi era mai capitato prima di mostrare le chiappe a un mio allenatore. Diciamo comunque che è quasi già tutto alle spalle», racconta Stipa. Sandrin la prende con filosofia: «Manuel ha fatto una stupidaggine ed è giusto che paghi. Forse il caldo in quel momento non gli ha fatto arrivare l'ossigeno necessario per evitare un simile gesto. La società ha lanciato un segnale importante, ora dipenderà tutto da lui. Sicuramente se il ragazzo avesse una testa pari alle sue capacità tecniche sarebbe un giocatore che potrebbe ambire a giocare in ben altre categorie più in alto che in Eccellenza».

Stipancich, che sta saltando dunque le prime due partite di Coppa Italia, dovrebbe riaggregarsi regolarmente alla squadra a partire dal 3 settembre, ossia la settimana prima dell'inizio del campionato. —



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